Si è svolto da poco l’intervento del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in diretta da Palazzo Chigi. Un incontro che il premier ha dedicato alla scuola, alla sua ripartenza, rivolgendosi al personale scolastico, ai genitori, ma soprattutto alle ragazze ed ai ragazzi che tornano sui banchi di scuola.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!“Immaginiamo nuovi contagi a scuola”. Conte è diretto, sa che lo scenario è possibile ed inevitabile, nonostante tutte le misure di precauzione che si possono mettere in atto. E nel caso di studenti positivi a scuola, il premier non ha escluso la possibilità di mettere in quarantena le classi interessate, ma questo “nei casi più gravi e comunque per giorni limitati”.
L’auspicio è che ciò non accada ovviamente e che i genitori a casa abbiano la premura di misurare la temperatura corporea ai propri figli prima di mandarli a scuola, proprio per evitare simili situazioni. Se l’alunno, lo studente, dovesse avere 37,5 o più di febbre sarebbe opportuno avvisare il pediatra o il medico generico e valutare le condizioni di salute, capire il malessere per escludere un possibile contagio. E se dovesse trattarsi di un caso positivo al Covid-19 allora si attiverebbe quel protocollo che, nel peggiore dei casi, porterebbe alla quarantena dell’intera classe e dei contatti più stretti intrattenuti dall’alunno, dallo studente.
La mascherina, i banchi, l’ingresso scaglionato. “La mascherina sarà indossata dai giovani solo durante gli spostamenti; giù invece quando si è in classe, almeno che non possa essere rispettato il distanziamento sociale. Tutti indosseranno quella chirurgica, fornita dalla scuola. I banchi arriveranno, c’è un calendario di consegne e queste ultime saranno completate entro la fine di ottobre. L’ingresso può essere scaglionato, lo decideranno i singoli dirigenti.