San Michele di Ganzaria nominata “Città dell’olio”: intervista a Lino Saita

Il 12 aprile 2024, all’ Aula consiliare del Comune San Michele di Ganzaria, alle 17:30, San Michele di Ganzaria è entrata a far parte delle Città dell’Olio, in qualità di primo comune del calatino ad aderire all’Associazione Nazionale Città dell’Olio.
In particolare, questa associazione, fondata a Larino (Campobasso) nel dicembre 1994, riunisce i Comuni, le Province, le Camere di Commercio, i GAL (Gruppi di Azione Locale i Parchi, siti in territori nei quali si producono oli che documentino adeguata tradizione olivicola connessa a valori di carattere ambientale, storico, culturale e/o rientranti in una Denominazione di Origine.
Nello specifico l’Associazione si occupa di divulgare la cultura dell’olivo e dell’olio di oliva di qualità, tutelando e promuovendo l’ambiente ed il paesaggio olivicolo organizzando eventi mirati alla diffusione della conoscenza del grande patrimonio olivicolo italiano.
A San Michele di Ganzaria, infatti, si è tenuta la cerimonia di consegna della bandiera “Città dell’Olio” al Sindaco di San Michele, Danilo Parasole, da parte del Coordinatore Regionale Città dell’Olio Sicilia, Giosuè Catania. Durante questo evento dal titolo “IL TURISMO DELL’OLIO COME OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO DELLE ZONE RURALI”, sono intervenuti Danilo Parasole, Sindaco del Comune di San Michele di Ganzaria, Lino Saita, Assessore all’Agricoltura, e Giosuè Catania, Coordinatore regionale Sicilia Associazione nazionale città dell’olio.

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Ma andiamo ad approfondire meglio come si è svolto questo evento tramite l’intervista a Lino Saita, assessore all’agricoltura.

Come si è svolto e cosa ha previsto l’evento di inaugurazione di San Michele come città dell’olio? E perché è stata nominata tale?
Il Comune di San Michele di Ganzaria è entrato a far parte della grande famiglia dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio.
Tutto ciò è avvenuto nell’occasione di un convegno dal Tema “il Turismo dell’olio come opportunità di sviluppo delle zone rurali”, durante il quale il Sindaco Danilo Parasole ha ricevuto la prestigiosa bandiera dalle mani del Coordinatore Regionale della Sicilia Giosuè Catania.
Tutto ciò è avvenuto anche grazie al fatto di aver richiamato l’attenzione sul comparto olivicolo e sulle qualità di un prodotto che risulta essere un patrimonio del territorio che ha dato i natali alla DOP Monti Iblei.

Cosa significa questa nomina per San Michele di Ganzaria?
Le Città dell’Olio sono l’espressione di comunità locali ancora vive che conservano la loro identità, autenticità e biodiversità. L’olivo è il simbolo e il collante delle diverse attività che rendono attrattivo il territorio.
Le oltre 460 Città dell’olio nel nostro Paese e le trenta in Sicilia, tra cui anche San Michele di Ganzaria, sono l’espressione di umanità e stili di vita, propongono un nuovo modello di accoglienza fatto di condivisione di passioni, conoscenze, turismo consapevole finalizzato alla riscoperta dei luoghi. Di fatto, questo evento ha significato per San Michele non solo un nuovo impulso sul tema dell’olio e dell’oleoturismo come punto di forza sul piano economico, turistico e culturale, ma anche un modo per esaltare i prodotti tipici del luogo.


L’olio è un prodotto considerato oro: cosa ne pensa a riguardo?
L’olivo rappresenta le radici. Intorno all’olivo si crea e si costruisce un rapporto virtuoso tra residenti e ospiti che ha come collante le tradizioni locali: un insieme di buone pratiche per raccontare il territorio, la storia dei luoghi, la sapienza degli agricoltori nell’offrire ai visitatori qualità dei cibi locali abbinati con gli oli.
Quali altre attività sono previste per l’esaltazione dei prodotti sanmichelesi e della città stessa?
Stiamo lavorando per creare un percorso oleoturistico che insieme alla qualità dei prodotti del territorio, metta in rete le comunità locali per offrire al turista un modello di turismo esperienziale in grado di dare valore al cibo, ai luoghi di permanenza come agriturismi e turismo rurale, alla ricchezza culturale e paesaggistica di cui siamo detentori.
Quindi il nostro intento è creare un percorso tra gli ulivi secolari del nostro territorio che sono un vero monumento di civiltà, forte caratterizzazione delle esperienze secolari che hanno affermato l’olio come prodotto indispensabile per la nostra alimentazione non solo come condimento dei piatti, ma anche come prodotto dalle riconosciute virtù nutraceutiche.
L’olio diventa quindi il filo conduttore che accompagna il visitatore alla scoperta del territorio e delle sue realtà produttive che con le connesse attività consentono di accrescere la consapevolezza del consumatore, facendogli conoscere le caratteristiche di un vero extra vergine.
Inoltre bisogna puntare alle attività formative e di confronto, maggiormente dirette agli operatori del settore, che consentono ai produttori sia di accrescere le proprie conoscenze in un’ottica di miglioramento qualitativo continuo e costante della produzione olearia, sia di fare rete con altri produttori e attori della filiera.


Cosa augura a San Michele grazie a questo evento?
Auguro a San Michele di Ganzaria, ma anche alle altre comunità locali, che siano d’esempio nel fare rete per la valorizzazione del nostro olio di qualità. Passare dal paesaggio, dalla cultura dei nostri ulivi, all’assaggio degli oli che permette di comprendere le qualità organolettiche del prodotto, è un avanzamento culturale fondamentale per la tenuta della salute delle persone e dell’intero sistema economico-produttivo.
Quindi noi ci impegniamo nella promozione e nella valorizzazione dell’olio, nella formazione dei produttori e dei ristoratori, per diffondere una maggiore consapevolezza delle potenzialità di questo prodotto che rappresenta la nostra cittadina in tutto e per tutto.

 

VG

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