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Coronavirus, Ranieri Guerra: “Vaccino possibile nei primi mesi del 2021”
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Coronavirus, Ranieri Guerra: “Vaccino possibile nei primi mesi del 2021”

Coronavirus, Ranieri Guerra: "Vaccino possibile nei primi mesi del 2021" intervista rilasciata sui quotidiani Il Messaggero e Il Mattino Coronavirus. Il direttore generale aggiunto dell'Oms nonché componente del Comitato tecnico-scientifico sull'emergenza, Ranieri Guerra, ha parlato dell'eventuale futuro vaccino contro il Covid-19 in un'intervista sui quotidiani Il Messaggero e Il Mattino. Secondo Ranieri Guerra, la buona notizia potrebbe arrivare non prima dei primi mesi del 2021, data in cui l'incubo legato a contagi e vittime potrebbe svanire definitivamente. Foto articolo: immagine di repertorio LEGGI LE ULTIME NEWS DI CRONACA - RIMANI AGGIORNATO: Seguici su Google News 
Coronavirus, la Spagna supera l’Italia: la situazione è drammatica
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Coronavirus, la Spagna supera l’Italia: la situazione è drammatica

Coronavirus, la Spagna supera l'Italia: la situazione è drammatica, il Paese iberico viaggia a ritmi vertiginosi con lʼepidemia Coronavirus. La diffusione del Covid-19 nel mondo è inarrestabile. Mentre in Italia sembra essere stato raggiunto il picco, in Spagna la situazione è drammatica: nelle prossime ore il Paese sorpasserà il nostro nel numero dei contagiati. Ma sono gli Stati Uniti a preoccupare ancora di più. Gli Usa hanno registrato il triste record di vittime in 24 ore, sono 1.169 gli americani che hanno perso la vita per il coronavirus. LEGGI LE ULTIME NEWS DI CRONACA - RIMANI AGGIORNATO: Seguici su Google News 
Coronavirus, creato vaccino che si somministra con un cerotto
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Coronavirus, creato vaccino che si somministra con un cerotto

Coronavirus, creato vaccino che si somministra con un cerotto, i risultati dei test sui topi fanno ben sperare, adesso si cerca di provarli sull'uomo Siamo solo all'inizio, ma ci sono stati buoni risultati dai primi test sui topi di un vaccino-cerotto contro il coronavirus. Se dovesse funzionare e quindi contrastare il contagio, allora abbiamo a disposizione una soluzione potenzialmente semplice ed economice da produrre su vasta scala. È quanto riferito all’ANSA da Andrea Gambotto della University of Pittsburgh School of Medicine, che ha riportato l’esito dei primi test sulla rivista EBiomedicine (Lancet) e che anticipa: «Il vaccino potrebbe entrare già entro un mese nei test clinici di fase I su individui. Chiamato “PittCoVacc”, è una specie di cerotto con 400 microaghi – spiega Gambo...