Rifiuti speciali, i cittadini del Calatino verso la sensibilizzazione. Il geom. Iurato: “Avere cura dell’ambiente per un futuro migliore per i nostri figli”
Rifiuti speciali, un tema spesso dibattuto ma che in realtà ancora merita molta attenzione e chiarezza. Ne abbiamo parlato con il geom. Gianluca Iurato della Eco Solution srl e della Zero srl.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!La raccolta dei rifiuti speciali è un fattore anche di cultura: c’è su questo consapevolezza nel cittadino di Caltagirone e in genere del Calatino?
«Innanzitutto bisogna scindere le varie tipologie di rifiuti. Difatti, l’art. 184 del D.Lgs. 152/2006, li classifica in speciali e pericolosi. Il comma 3 dell’anzidetto articolo, definisce rifiuti speciali quelli provenienti da attività: agricole; di demolizione e costruzione di edifici ad eccezione di alcune tipologie; di lavorazione industriali, artigianali e commerciali (in svariati casi), di potabilizzazione, depurazione e trattamento delle acque, etc. Mentre il comma 5 dell’articolo succitato, definisce come rifiuti pericolosi, quelli presenti in un determinato elenco (allegato D, parte IV dell’anzidetto D.Lgs.) ed ivi contrassegnati con un asterisco.
Precisati i due aspetti soprastanti, bisogna altresì evidenziale che a Caltagirone mancano idonei centri dove conferire in forma privata o imprenditoriale i rifiuti. Difatti, ad eccezione dell’eco stazione, egregiamente gestita dalla locale sezione di Legambiente, i cittadini e le imprese non sanno dove conferire i rifiuti. Manca una discarica comunale per inerti posta nelle vicinanze del paese.
Nel territorio comunale è presente un solo impianto di riciclo inerti, situato a non poca distanza dal centro urbano, ovvero presso il polo artigianale e industriale di contrada Santa Maria Poggiarelli. Pertanto, mi pongo la domanda: “Ma i rifiuti da demolizione e costruzione di un edificio, a Caltagirone, dove vengono conferiti”? La risposta non è complessa, magari approfondiremo l’argomento in futuro.
Se a quanto specificato, si aggiunge il fattore dell’inconsapevolezza culturale di tutta l’area del calatino, possiamo sicuramente recitare una celeberrima frase latina: “alea iacta est”».
La raccolta fatta da professionisti non è solo una questione di “legge da rispettare”, ma anche e soprattutto di rispetto ambientale e di tutela della salute di un’intera comunità: se spesso assistiamo a casi di abbandono di questo tipo di rifiuti, non è perché il costo a carico del cittadino è ancora troppo oneroso, anche se ovviamente non rappresenta una giustificazione?
«Oggi, un’azienda, subisce una tassazione del 60/65% e con la restante deve pagare i dipendenti, i consulenti, le aziende partnership, le manutenzioni dei mezzi, i bolli, le assicurazioni, gli ammortamenti e con quello che resta si dovrebbe anche sostentare il nucleo familiare del titolare.
Premesso ciò, Il costo per lo smaltimento dei rifiuti, scaturisce da diverse concause. Prima fra tutte, come detto nella precedente risposta, la quasi totale assenza di idonee discariche, centri di stoccaggio o end of waste. Pertanto, il costo di smaltimento, aumenta a dismisura in quanto i rifiuti devono essere trasportati in altre città o in regioni diverse dalla Sicilia o addirittura all’estero, mediante trasporti transfrontalieri.
La raccolta fatta da professionisti dotati delle opportune autorizzazioni e licenze, ha sicuramente un costo non indifferente, perché eseguita a seguito di innumerevoli costi, affrontati per raggiungere una preparazione ed uno standard lavorativo adeguato per i rifiuti trattati. Detti costi, sono rappresentati dalle spese succitate ma anche da non indifferenti diritti da versare al Ministero che rilascia le autorizzazioni per trattare i rifiuti».
Abbiamo parlato del cittadino, ma le aziende invece, come sono messe a riguardo? C’è una maggiore consapevolezza e coscienza?
«Da sempre il settore dei rifiuti è stato al centro del ciclone da parte delle forze dell’ordine e non solo. Tuttavia, oggi, le aziende del settore che lavorano onestamente rispettando le leggi, sono sempre in aumento. Tutti i dipendenti delle aziende che operano nel settore dei rifiuti, sono obbligati a seguire dei corsi di formazione e aggiornamento. Pertanto vengono formati ed informati su quelle che sono le leggi, le sanzioni e le conseguenze in caso di gestione illegale dei rifiuti. Pertanto la maggioranza delle aziende, hanno una ben nota consapevolezza e conoscenza della problematica».
Cosa si potrebbe fare per sensibilizzare maggiormente la cittadinanza alla raccolta dei rifiuti speciali fatta per bene?
«Le società che rappresento, sono da anni impegnate a sensibilizzare la cittadinanza sulla materia dei rifiuti. Dalle innumerevoli soluzioni e campagne di sensibilizzazione messe in campo, a parere dello scrivente, quella più efficace è sicuramente l’educazione infantile. Ovvero l’educazione ambientale fatta ai nostri figli, tra banchi di scuola. La Eco Solution srl e la Zero srl, saranno ben liete di collaborare con gli Enti pubblici quali Comuni e scuole, nonché con i mass media, al fine di sensibilizzare i cittadini ad applicare la teoria di rifiuti zero.
Inizio la collaborazione, ricordando una delle mie mission: “Avere cura dell’ambiente per un futuro migliore per i nostri figli”; nonché da una frase pronunciata nel lontano 1854: “La Terra su cui viviamo non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli”».