Riapertura scuola a settembre, protocollo di sicurezza: aggiornamenti

Riapertura scuola a settembre, protocollo di sicurezza: aggiornamenti su tutte le disposizioni governative anti-covid

Riapertura scuola a settembre. Il protocollo d’intesa indispensabile per la ripresa delle attività scolastiche è stato definitivamente completato e sottoscritto. Il documento riprende e integra le tematiche del Protocollo d’intesa per l’avvio dell’anno scolastico sottoscritto il 6 agosto 2020 nel rispetto delle misure anticovid.

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Sarà importante rifornire gli istituti scolastici con segnaletiche e organizzare campagne di sensibilizzazione e informazione per comunicare, a chi frequenta gli ambienti, le regole da rispettare per evitare assembramenti. Nel caso di file per l’entrata e l’uscita dalla struttura, occorre provvedere alla loro ordinata regolamentazione al fine di garantire l’osservanza sul divieto di assembramento e sul distanziamento fisico tra gli adulti accompagnatori. Potrà essere predisposta adeguata segnaletica sia verticale che orizzontale, anche sul pavimento, indicante il distanziamento necessario e sui percorsi da effettuare.

Le strutture sono autonome nel regolamentare gli orari, prevedendo anche ingressi ed uscite scaglionate nel caso in cui sia opportuno. La misurazione della temperatura corporea non è obbligatoria all’ingresso dell’istituto ma le singole regioni o enti possono disporla. In quel caso chiunque debba entrare negli edifici scolastici, bambini,  personale docente e ausiliario e genitori, deve avere una temperatura inferiore ai 37°.

Chiunque entri nella struttura deve indossare la mascherina, oltre che adottare precauzioni igieniche, ancora in aggiornamento dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) che si esprimerà nell’ultima settimana di agosto.

Indispensabile Supporto psicologico

• la promozione di specifici “Patti educativi” di comunità, finalizzati all’alleanza tra Servizi educativi, Scuola ed Enti locali, istituzioni pubbliche e private, soggetti del terzo settore;

• il rafforzamento degli spazi di condivisione e di alleanza tra Servizi educativi o Scuola e Famiglia, anche a distanza;

• la valorizzazione della fondamentale funzione del coordinamento pedagogico, così come previsto dal d.lgs. n. 65/2017, per coadiuvare le attività del personale nella applicazione di metodologie innovative, nella gestione dei gruppi, nell’individuazione di soluzioni educative e didattiche rispondenti alle esigenze dell’utenza. In particolare, gli insegnanti/educatori di riferimento dei gruppi/sezioni dei bambini che esprimono evidenti difficoltà possono avvalersi del supporto psicoeducativo con la collaborazione e il coinvolgimento dei genitori. Il pool educativo può inoltre riunirsi con cadenza bimestrale richiedendo un confronto agli psicologi o pediatri assegnati all’istituto dalle AUSL di riferimento per monitorare andamento e sviluppo del gruppo dei bambini e quindi segnalare bambini in difficoltà.

Riapertura scuola a settembre e persone sintomatiche

Il protocollo indica che :

«la persona interessata dovrà essere immediatamente isolata e dotata di mascherina chirurgica, e si dovrà provvedere al ritorno, quanto prima possibile, al proprio domicilio, per poi seguire il percorso già previsto dalla norma vigente per la gestione di qualsiasi caso sospetto. Per i casi confermati le azioni successive saranno definite dal Dipartimento di prevenzione territoriale competente, sia per le misure quarantenarie da adottare previste dalla norma, sia per la riammissione a scuola secondo l’iter procedurale altrettanto chiaramente normato.

La presenza di un caso confermato necessiterà l’attivazione da parte della
scuola di un monitoraggio attento da avviare in stretto raccordo con il Dipartimento di prevenzione locale al fine di identificare precocemente la comparsa di possibili altri casi che possano prefigurare l’insorgenza di un focolaio epidemico. In tale situazione, l’autorità sanitaria competente potrà valutare tutte le misure ritenute idonee.

Questa misura è di primaria importanza per garantire una risposta rapida in caso di peggioramento della situazione con ricerca attiva di contatti che possano interessare l’ambito scolastico. Sarebbe opportuno, a tal proposito, prevedere, nell’ambito dei Dipartimenti di prevenzione territoriali, un referente per l’ambito scolastico che possa raccordarsi
con i dirigentiscolastici al fine di un efficace contact tracing e risposta immediata in caso di criticità.»

Chi è il medico competente?

L’art 83 del decreto-legge n. 34/2020 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77/2020, regola la sorveglianza sanitaria eccezionale, e prevede che:
a. attraverso il medico competente, se già nominato per la sorveglianza sanitaria ai sensi dell’articolo 41 del d.lgs. n. 81/2008;
b. attraverso un medico competente nominato ad hoc, per il periodo emergenziale, anche, ad esempio, prevedendo di consorziare più strutture educative e istituti scolastici;
c. attraverso la richiesta ai servizi territoriali dell’Inail che vi provvedono con propri medici del lavoro.

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Foto articolo: Immagine di repertorio

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