Riapertura scuola a settembre, al via i test rapidi per tutti. Ecco il piano del governo per individuare subito i contagi e arginare il virus
Riapertura scuola a settembre. La paura più grande di tutti è cosa succederà quando in classe ci sarà un positivo? Non parliamo solo delle procedure per l’uscia dell’alunno da scuola ma in che modo si agirà dopo. In governo è in cerca di una riposta rapida e chiara che non dilunghi i tempi e fornisca uno screening su tutti i contatti del possibile positivo.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Al momento la soluzione sembra essere il test rapido anche nelle scuole, oltre nei porti e negli aeroporti. A premere su questa opzione è la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, sostenuta e appoggiata dal ministro della Salute, Roberto Speranza. In questo modo lo screening per docenti, Ata e studenti sarebbe veloce e così si eviterebbe di bloccare un’intera classe e condizionare anche il lavoro dei rispettivi genitori. Il tampone tradizionale verrebbe fatto solo in caso di test rapido positivo.
L’incognita rimane l’attendibilità del test rapido rispetto al tampone nasofaringeo. Infatti quest’ultimo rileva l’Rna del virus, operazione che richiede almeno 24 ore. In confronto, il test rapido fornisce una risposta in circa mezz’ora ma, quando è partita la sua sperimentazione, l’attendibilità era solo all’85%. La restante percentuale di possibili falsi negativi potrebbe causare un contagio a catena nelle scuole.
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Foto articolo: Immagine di repertorio