Rete dei musei comunali della Sicilia, 80 i comuni aderenti. Sei dell’area calatina

Prosegue l’iter per la costituenda rete dei musei comunali della Sicilia: sono 80 finora i comuni che hanno sottoscritto la manifestazione di interesse e 131 i musei individuati.

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È stato già creato il portale musei-sicilia.it:  i visitatori potranno consultare una mappa geolocalizzata che territorio per territorio consentirà, anche partendo dai siti più famosi, di pianificare itinerari specifici alla scoperta dei musei comunali meno conosciuti ma non per questo meno importanti.

Nei prossimi giorni si svolgerà la prima riunione tra i referenti dei comuni aderenti cui l’ANCI Sicilia, promotrice  dell’iniziativa, illustrerà i dettagli e le finalità.

“L’incontro che stiamo organizzando  – spiegano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Associazione dei comuni siciliani – sarà utile per definire gli obiettivi della rete e concordare le prime iniziative unitarie. La Rete avrà il compito di incentivare i flussi turistici e la fruizione di siti poco conosciuti, anche nei periodi cosiddetti di bassa stagione, attraverso un’operazione culturale che integrerà servizi, competenze e strategie condivise”.

“Le varie iniziative – concludono Amenta e Alvano – prevedono anche la valorizzazione dei musei comunali e di altre realtà di interesse storico-culturale, favorendo campagne di comunicazione unitarie e, in prospettiva, anche la vendita di un biglietto unico digitale. E’ prevista la creazione di   un gruppo tecnico di lavoro costituito da esperti del settore a livello regionale, nazionale ed internazionale”.

Il numero dei comuni che vogliono aderire all’iniziativa è in costante aggiornamento.

Di seguito l’elenco provvisorio: Enna, Ragusa e Caltanissetta sono i tre capoluoghi di provincia che hanno aderito all’iniziativa.

Sono invece 16 i comuni della provincia di Palermo: Alia, Bagheria, Caccamo, Camporeale, Chiusa Sclafani, Geraci Siculo, Gratteri, Marineo, Montemaggiore Belsito, Palazzo Adriano, Petralia Soprana, Piana degli Albanesi, Polizzi Generosa, Prizzi, Trappeto e Termini Imerese.

Sette i comuni del trapanese: Alcamo, Calatafimi Segesta, Custonaci, Erice, Gibellina, Petrosino, Valderice.

In tutto 7 i comuni in provincia di Siracusa: Augusta, Avola, Canicattini Bagni, Noto, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Sortino.

In tutto 10 i comuni che hanno aderito dalla provincia di Catania: Belpasso, Grammichele, Licodia Eubea, Maletto, Mascali, Militello in Val di Catania, Nicolosi, Ramacca, Scordia, Vizzini.

In provincia di Messina i comuni sono in tutto  19: Capizzi, Castroreale, Fiumedinisi, Francavilla di Sicilia, Gaggi, Gioiosa Marea, Letojanni, Mirto, Mistretta, Motta Camastra, Naso, Oliveri, Roccafiorita, San Piero Patti, Santa Domenica Vittoria, Sant’Angelo di Brolo, Santo Stefano di Camastra, Tusa, Ucria.

In tutto 4 le adesioni in provincia di Ragusa: Chiaramonte Gulfi, Comiso, Modica, Santa Croce Camerina.

In provincia di Agrigento 6 comuni: Burgio, Caltabellotta, Licata, Sambuca di Sicilia, Sant’Angelo Muxaro, Sciacca.

In provincia di Enna in tutto 4 comuni: Centuripe, Nissoria, Troina, Valguarnera Caropepe.

Cinque i comuni in provincia di Caltanissetta: Delia, Marianopoli, Montedoro, Niscemi, Resuttano.

Le adesioni sono aperte anche ai liberi consorzi e alle città metropolitane.

Per informazioni e ulteriori adesioni è possibile scrivere alla seguente mail: info@rete-musei.it.

Su dieci comuni della provincia catanese, sei rappresentano il calatino, di seguito elencati con i rispettivi musei:
Scordia: il Museo etno-antropologico e l’Archivio storico “M. De Mauro”;
Militello in Val di Catania: il Museo civico “Sebastiano Guzzone”;
Licodia Eubea: il Museo civico archeologico “Antonino Di Vita” e il Museo etnografico “Padre Angelo Matteo Coniglione”;
Grammichele: il Museo civico;
Ramacca: il Museo civico archeologico, il Parco archeologico e il Museo delle bande musicali;
Vizzini: il Museo dell’immaginario verghiano e il Polo archivistico museale “Palazzo Costa”.
Foto: ingresso palazzo Vecchio Majorana di Scordia dal quale si accede al museo M. De Mauro.
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