Manovra regionale: 11 milioni per i comuni in dissesto o con piani di riequilibrio

Pellegrino (FI): “Rafforzare gli enti locali significa consolidare il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini”

L’onorevole Stefano Pellegrino, presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia (maggioranza di governo regionale) all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), in occasione della seduta dello scorso giovedì in cui era all’ordine del giorno l’approvazione della variazione di bilancio  regionale per il triennio 2025-27, ha dichiarato che “La manovra […] conferma l’attenzione verso gli enti locali, fondamentali per il benessere delle comunità”. Il presidente del gruppo parlamentare ha voluto porre accento sullo stanziamento per due aspetti di interesse, quali i servizi e le amministrazioni locali, riferendo a nome del gruppo la seguente affermazione: “Accogliamo con favore gli 8 milioni di euro destinati ai servizi per le persone con disabilità, inclusi gli Asacom, e gli 11 milioni stanziati per i Comuni in dissesto o con piani di riequilibrio, per garantire servizi essenziali a tutti i cittadini”.

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Oltre a ciò, il deputato regionale forzista, nello specifico dello stanziamento di fondi per le amministrazioni locali che hanno fatto dichiarazione di dissesto economico-finanziario o con all’attivo dei piani di stabilimento riequilibrato – come ad esempio diversi comuni del territorio della Sicilia centro-meridionale come Piazza Armerina, Caltagirone, Gela e Niscemi –  che “Rafforzare gli enti locali significa consolidare il rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini, assicurando che nessuno venga lasciato indietro, soprattutto nei contesti più fragili. Questi interventi sono un segnale forte di vicinanza alle comunità siciliane”.

Alla fine, il deputato marsalese ha poi voluto concludere che “L’impegno del governo regionale nella collaborazione con gli enti territoriali è fondamentale per lo sviluppo della Sicilia” e che, a nome di questo che continueranno “a lavorare per rafforzare questa sinergia, mettendo al centro il diritto dei siciliani a servizi di qualità e pari opportunità”.

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