Stanziati ulteriori fondi per il 2024: un passo avanti verso l’autonomia e l’inclusione sociale.
Il Reddito di Libertà si conferma come uno strumento fondamentale per sostenere le donne vittime di violenza, garantendo loro un aiuto economico per intraprendere un percorso di autonomia e ricostruire la propria vita lontano dagli abusi. Grazie agli ultimi aggiornamenti, il Governo ha deciso di rendere questa misura strutturale, stanziando ulteriori 6 milioni di euro con la Legge di Bilancio 2024 per potenziare il Fondo destinato a questa iniziativa.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Cos’è il Reddito di Libertà?
Il Reddito di Libertà è un contributo economico destinato a sostenere le donne vittime di violenza, con o senza figli minori. L’importo previsto è fino a 400 euro mensili per un massimo di 12 mesi, e può essere utilizzato per coprire spese legate all’autonomia abitativa, all’autosufficienza personale o al percorso scolastico e formativo dei figli.
Chi può accedere?
Per accedere al Reddito di Libertà è necessario soddisfare alcuni requisiti:
- Essere vittima di violenza, seguite da un centro antiviolenza riconosciuto o dai servizi sociali territoriali;
- Avere residenza in Italia e, per le cittadine extracomunitarie, possedere un regolare permesso di soggiorno;
- Trovarsi in una condizione di vulnerabilità economica, certificata dai servizi sociali.
L’INPS ha reso disponibile una procedura online per le donne vittime di violenza interessate a richiedere il Reddito di Libertà, un sostegno economico pensato per favorirne l’autonomia e sostenere i percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Le domande devono essere presentate tramite il Comune di residenza utilizzando il modulo aggiornato, disponibile sul sito dell’INPS insieme a tutte le informazioni su requisiti, modalità e compatibilità con altre misure di sostegno. Per approfondire, è possibile consultare il messaggio ufficiale al seguente link.
Novità per il 2024
L’ultima Legge di Bilancio ha introdotto importanti innovazioni:
- Maggiori risorse: Il Fondo per il Reddito di Libertà riceverà ulteriori 6 milioni di euro, garantendo maggiore copertura per le richieste.
- Incentivi per l’occupazione: È stato previsto un esonero contributivo per i datori di lavoro che assumono donne beneficiarie del Reddito di Libertà. Tale esonero coprirà il 100% dei contributi previdenziali per 24 mesi in caso di contratti a tempo indeterminato e per 12 mesi per contratti a termine, fino a un massimo di 8.000 euro annui.
Un aiuto concreto verso la libertà
Questa misura rappresenta un importante passo avanti nel sostegno alle donne che, oltre ad affrontare il trauma della violenza, devono spesso confrontarsi con difficoltà economiche e sociali. Il Reddito di Libertà non è solo un contributo economico, ma un simbolo di supporto da parte della comunità e delle istituzioni per favorire il reinserimento nella società e il raggiungimento dell’indipendenza.
In un contesto sociale in cui la lotta contro la violenza di genere è una priorità, il Reddito di Libertà si presenta come un modello di intervento che unisce welfare e inclusione lavorativa, creando le basi per un futuro più equo e solidale.
Autore: Paolo Buda