Durante la Fase 2 si parlava già di una possibile seconda ondata di contagi nel mese in corso, e pare che le previsioni siano state azzeccate: in Italia i contagi tornano ad aumentare, nella sola giornata di ieri si sono registrati 2.288 nuovi positivi.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!La scuola non è immune al virus tant’è che i contagiati all’interno degli ambienti scolastici sono ad oggi più di 1.200 (di cui l’11% riguarda il personale docente). E oltre 130 scuole sono state costrette a richiudere, portando gli studenti a riprendere con la didattica a distanza. La situazione preoccupa e sono già migliaia le famiglie che chiedono la chiusura delle scuole, a loro avviso il ritorno in classe è stato troppo prematuro, e non è notizia che le nostre strutture scolastiche non siano pronte a fronteggiare l’emergenza in questi termini, soprattutto alla luce della risalita dei contagi.
Purtroppo, il peggio potrebbe ancora arrivare: ottobre era stato previsto come il mese della seconda ondata di contagi e lo stiamo già verificando, ma siamo solo all’inizio, sono trascorsi solo pochi giorni. La situazione attuale ovviamente preoccupa il Governo nazionale che sta cercando di evitare lo scenario più terribile, ovvero quello di un lockdown generalizzato.
Nei giorni scorsi, il Presidente del Consiglio si è incontrato con il Ministro della Salute e con il Comitato tecnico-scientifico per discutere delle misure da prendere in vista della risalita dei contagi.
Come si legge nel dossier redatto nell’incontro, infatti, obiettivo comune è quello di mantenere le scuole aperte il più possibile, ma è proprio la precisazione “mantenere le scuole aperte il più possibile” a far immaginare un momento in cui bisognerà prendere una decisione a riguardo, valutando se esistono o meno le condizioni per far sì che gli studenti vadano in classe nonostante la risalita generalizzata dei contagi.