La Procura Distrettuale della Repubblica, nell’ambito di indagini a carico di M.S., di anni 45, indagato per i reati di maltrattamenti contro familiari, lesioni personali aggravate e violenza sessuale continuata ed aggravata commessi in danno della moglie, ha richiesto ed ottenuto la misura cautelare della custodia degli arresti domiciliari eseguita dai Carabinieri della Stazione di Macchia di Giarre (CT).
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, hanno evidenziato una serie di eventi che hanno costretto la donna a patire dal novembre 2007 ad oggi una vera e propria via crucis.
L’uomo nel corso della convivenza familiare ha posto in essere una serie di condotte violente e vessatorie in danno della moglie aggredendola, in più occasioni, con calci e pugni e cagionandole lesioni aggravate al braccio sinistro ferendola con un coltello, allo scopo precipuo di volerla soggiogare al proprio volere in quanto moglie e madre di suo figlio, e di isolarla dal contesto di amici e parenti.
Azioni divenute sempre più violente, commesse anche alla presenza del figlio minore. In alcune occasioni la donna costretta a subire rapporti sessuali contro la propria volontà, persino durante la gravidanza nonché durante la convalescenza dopo un aborto terapeutico.
La vittima, ferita nel corpo e nell’anima, ha comunque trovato la forza di reagire denunciando il marito ai carabinieri fornendo agli inquirenti tutti gli elementi necessari a configurare un quadro probatorio che non ha lasciato alcun dubbio al giudice il quale che ha accolto la richiesta della Procura emettendo la misura cautelare degli arresti domiciliari.