Tradizione, fede, arte e folklore sono gli “ingredienti” della Pasqua a Caltagirone, che quest’anno, con il venir meno di molte delle restrizioni anti-Covid, “recupera” le processioni e gli altri appuntamenti – clou con una larga partecipazione popolare.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Il Venerdì Santo (15 aprile), alle 18,30, si svolgerà la solenne processione del Cristo Morto (quest’anno, dato che i lavori di restauro dell’urna sono in corso, la scultura del Signore morto sarà direttamente appoggiata sul cataletto) e della Madonna Addolorata per le vie del centro storico. Essa, con il tradizionale corteo senatoriale, farà vivere momenti di grande devozione popolare.
Domenica 17 aprile, a partire dalle 16,30, nel centro storico (vie San Pietro e Roma, piazza Umberto e piazza Municipio e strade adiacenti), si svolgerà la tradizionale, sacra rappresentazione della “Giunta”, l’incontro di Cristo risorto (un insieme statuario con le due guardie del sepolcro del XVIII secolo) con la Madre, mediato da San Pietro, una statua gigantesca (è alta 3 metri), realizzata in cartapesta. L’imponente San Pietro, sorretto ai fianchi da due assistenti – portatori, alla vista del Cristo risorto va alla ricerca – mentre la folla si allarga o restringe per consentire il passaggio spedito dell’Apostolo – della Madonna, alla quale dare la lieta novella della Resurrezione. Le prime ricerche di San Pietro sono vane e il suo sguardo si ferma per scrutare gli angoli della piazza e le strade adiacenti.
Nel frattempo il vento gonfia il suo mantello color porpora, facendo apparire Pietro ancora più maestoso. Finalmente, l’incontro avviene all’angolo tra la piazza Municipio e la via Luigi Sturzo, mentre le campane suonano a festa. L’Addolorata, alla vista del Figlio, lascia il manto nero (segno, ovviamente, di lutto) e rimane vestita di bianco e azzurro, colori, questi, che simboleggiano la sua felicità. Poi, allargando le braccia, abbassa tre volte la testa per rendere omaggio a Cristo, mentre la folla festante accompagna i tre inchini dell’Addolorata con un corale e appassionato “Viva Maria”. Infine, da piazza Marconi, si assiste alla “Spartenza”.