Papa Francesco, udienza generale di oggi: Mosè uomo di preghiera. Udienza generale del Santo Padre ancora incentrata sulla preghiera.
Papa Francesco. Continuano le catechesi del Santo Padre sul tema della preghiera. Dopo aver parlato di Abramo la scorsa settimana, Papa Francesco oggi si concentra sulla figura di Mosè. L’uomo che ha conosciuto Dio e diventa una conoscenza intima, amica: “Uomo e fragile come uomo, da poter essere misericordioso con gli altri uomini. E questo perché Mosè non ha mai perso la memoria del suo popolo e questa è una grandezza dei pastori: non dimenticare il popolo, non dimenticare le radici”. Mosè è un uomo che nel silenzio della sua angoscia riscopre la sua intima natura e si fa guida del suo popolo, quel popolo amato da Dio:
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!“Mosè appare come uno di noi”, con tutta la sua debolezza. Una debolezza che permette, a lui incaricato da Dio di portare la legge e guidare il suo popolo, di mantenere “stretti legami di solidarietà con il suo popolo, specialmente nell’ora della tentazione e del peccato”. Mosé non negozia il popolo. È l’intercessore. Non vende la sua gente per far carriera, non è un arrampicatore, è un intercessore per la sua gente, per la sua carne, per la sua storia, per il suo popolo e per Dio che lo ha chiamato. È un bell’esempio per i pastori”.
Mosè quindi è un umile servo del Signore che si presenta all’umanità con la preghiera e con il continuo affidamento a Dio. Un esempio di fede e amore per il popolo, che mai rinnega, che ama fino alla morte. Un pastore che tra tante difficoltà non lascia il suo gregge.
Un consiglio dice Papa Francesco per chi ci guida sia nello spirito che nella vita sociale.
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Foto articolo: immagine di repertorio