Papa Francesco, abolisce il segreto pontificio: svolta storica nella Città del Vaticano

Papa Francesco, abolisce il segreto pontificio: svolta storica nella Città del Vaticano nei casi di violenza sessuale e di abuso sui minori

Papa Francesco. Con due documenti, abolisce il segreto pontificio nei casi di violenza sessuale e di abuso sui minori.

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È trascorso meno di un anno dal summit sugli abusi convocato per la prima volta dal Papa in Vaticano. In quell’occasione furono le vittime a dire la loro e, alcune, a uscire con l’amaro in bocca per decisioni drastiche ancora non prese. I due documenti, comportano, spiega Tornielli: “che le denunce, le testimonianze e i documenti processuali relativi ai casi di abuso conservati negli archivi dei Dicasteri vaticani come pure quelli che si trovano negli archivi delle diocesi, e che fino ad oggi erano sottoposti al segreto pontificio, potranno essere consegnati ai magistrati inquirenti dei rispettivi Paesi che li richiedano. Un segno di apertura, di disponibilità, di trasparenza, di collaborazione con le autorità civili”.

Il primo e più importante documento è un rescritto a firma del cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin. Dice che il Papa il 4 dicembre scorso ha disposto di abolire il segreto pontificio sulle denunce, vale a dire: i casi di violenza e di atti sessuali compiuti sotto minaccia o abuso di autorità; i casi di abuso sui minori e su persone vulnerabili; i casi di pedopornografia; i casi di mancata denuncia e copertura degli abusatori da parte dei vescovi e dei superiori generali degli istituti religiosi. Con il secondo rescritto firmato da Parolin e dal prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, il cardinale Luis Ladaria Ferrer, vengono rese note le modifiche di tre articoli del motu proprio “Sacramentorum sanctitatis tutela”.

Foto articolo immagine di repertorio

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