Palermo, inaugurazione nuovi spazi e murale artista caltagironese Salvo Ligama di un’insula Zen 2

Palermo, inaugurazione nuovi spazi e murale artista caltagironese Salvo Ligama di un’insula Zen 2, “Aspetto sempre un lieto fine”

Palermo. Diversi volontari hanno assemblato assi di legno, riempito vasi di terra, dipinto e pulito, per abbellire il padiglione con piante, colori e decoro, e su un muro esterno l’immagine di una bambina seduta.

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Essa è stata completata con l’installazione di arredo verde, un grande murale dell’artista Salvo Ligama intitolato “Aspetto sempre un lieto fine”, la riqualificazione dell’Insula 1E dello Zen 2. Ligama,classe ’86 è nato a Caltagirone e ha studiato a Catania dove è iniziata la sua carriera artistica. Dopo anni di ricerca sulle tecniche di stampa, prosegue nel suo percorso artistico indagando i pixel quali elementi che compongono l’immagine virtuale, dipingendo i meccanismi di composizione e dissoluzione e in quello stesso anno debutta con la sua prima personale 8Bit prima a Bologna e poi a Dignano. Dal 2019 i colori convivono con reperti d’arte classica che, come i ruderi, compaiono all’improvviso. Questo nuovo momento si chiama Noblesse Oblige e caratterizza la sua attuale produzione sia privata che pubblica, in Italia e all’estero.

Un ampio lavoro che ha camminato parallelamente ai laboratori di lettura ad alta voce per le mamme del quartiere e alla raccolta di storie e racconti dei nonni, che ha coinvolto i ragazzi. Un aspetto importante del progetto è stata la partecipazione della comunità nell’immaginare e poi realizzare un nuovo modo di vivere. Contemporaneamente è stato avviato un processo di promozione della lettura e cura del territorio anche al Cep, dove i giovani dell’associazione San Giovanni Apostolo hanno potenziato il loro reading corner, realizzando tavolini e sedie colorati, scaffalature e decori alle pareti, arricchendo il patrimonio librario, per far vivere questo spazio ai giovanissimi e alle famiglie.

Per una decina di mamme dello Zen è partito il laboratorio di lettura ad alta voce con sessioni dedicate alla creazione di audiolibri, per diffondere la buona pratica della lettura ad alta voce sin dalla prima infanzia. Una quindicina di ragazzi fra i 13 e i 17 anni stanno curando un progetto di storytelling territoriale, per l’acquisizione di tecniche base per la realizzazione di una raccolta di racconti dei nonni del quartiere legati alla tradizione orale, con la produzione di un audiovideo e la promozione web da parte dei sei ragazzi maggiormente motivati, che avranno il compito di pubblicare le storie selezionate e creare gli audiolibri.

Foto articolo: Salvo Ligama
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