Eseguito, presso l’UOC di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale
“Gravina”, il primo impianto cocleare. Si tratta del primo intervento di questo tipo nel
Presidio Calatino e per l’intera Asp di Catania.
La paziente, cinquantenne, affetta da ipoacusia profonda bilaterale, è tornata a sentire.
L’intervento è stato condotto dal direttore dell’Unità Operativa, Salvatore Ronsivalle.
In Italia si stima che l’ipoacusia riguardi una persona su tre (tra gli over 65). Circa il
12,1% della popolazione italiana, corrispondente a 7 milioni di persone, soffrono di
problemi di udito. I dati siciliani si sovrappongono a quelli nazionali.
«L’Ospedale di Caltagirone conferma la sua vocazione alla sperimentazione e
all’eccellenza dei servizi – dichiara il commissario straordinario dell’Asp di Catania,
Maurizio Lanza -. Con questo intervento il reparto di Otorinolaringoiatria si unisce ad
altri pochi Centri siciliani dedicati alla cura delle patologie della sordità. In questo senso
siamo orgogliosi, come Azienda, di poter fornire il nostro contributo professionale e
dare una risposta assistenziale di qualità al nostro territorio».
L’impianto cocleare, detto anche “orecchio bionico”, è un dispositivo medicale
elettronico artificiale ad elevata tecnologia che permette il recupero dell’udito nei
pazienti adulti o bambini nati o diventati sordi. Ha la finalità di sostituire la funzione
della coclea ormai danneggiata irreparabilmente, fornendo al paziente la possibilità di
comunicare normalmente.
«Interventi chirurgici di questo tipo richiedono grandi competenze e l’utilizzo di
strumenti miniaturizzati di avanguardia per garantire massima precisione e sicurezza
–spiega il direttore sanitario dell’Asp di Catania, Antonino Rapisarda -. Questo è ciò
che l’equipe di Otorinolaringoiatria di Caltagirone assicura e che noi ci siamo impegnati
a garantire nel futuro».
«Il progetto strutturale di un iter complesso, quale è la chirurgia della sordità – afferma
Ronsivalle -, è stato possibile grazie alla fiducia e all’impegno della Direzione
Aziendale, alla quale rivolgo il mio grazie per avere supportato la crescita del nostro
reparto, sotto il profilo delle competenze professionali e delle risorse tecnologiche».
L’intero team del reparto di Otorinolaringoiatria ha definito e perfezionato, in sinergia
con tutti i reparti ospedalieri coinvolti, un percorso ultraspecialistico di diagnosi e cura
della sordità, prevedendo l’esecuzione di test audiologici, logopedici, un accurato studio
diagnostico per immagini e una valutazione psicologica del paziente, in modo da
rispondere alle esigenze di un ampio bacino di utenti siciliani affetti da queste patologie.
Oltre alla chirurgia otologica, riguardante le otiti croniche e l’otosclerosi, presso l’UOC
di Otorinolaringoiatria di Caltagirone sono già stati eseguiti anche impianti a
conduzione ossea tipo BAHA Attract con ottimi risultati funzionali. L’obiettivo futuro
del reparto è di estendere tali impianti anche ai bambini.