Raccontiamo di un’odissea vissuta da nove ragazzi che è stata resa nota dal sito Nebrodi News: i giovani, tutti di Mistretta, nel Messinese, avevano organizzato una vacanza a Malta per festeggiare la maturità appena conseguita, ignari di quello che sarebbe successo da lì a poco.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!I primi problemi si riscontrano al momento della partenza, all’aeroporto di Catania, lo scorso 30 giugno: vengono bloccati perché sprovvisti di Green Pass e per entrare a Malta, bisogna aver completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni o essersi sottoposti a tampone molecolare al massimo da 72 ore precedenti all’arrivo.
I ragazzi, avendo completato la vaccinazione, hanno insistito per imbarcarsi, esibendo il Green Pass scaricato dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute. Tutto risolto? Anche no.
Appena arrivati a Malta, vengono fermati dalla polizia che contestano il Green Pass italiano, ritenuto ancora non idoneo per la legge maltese, infatti quest’ultimo sarebbe diventato efficace in tutta Europa solo a partire dal giorno dopo (ovvero l’altro ieri, 1 luglio). Ai ragazzi viene proposto di sottoporsi ad un tampone maltese alla modica cifra di 150 euro, ed attendere 24 ore in quarantena l’esito del tampone, soggiornando in una stanza per ogni tre di loro dietro pagamento di altri 100 euro per ciascuna camera.
Gli animi iniziano a surriscaldarsi tra il gruppetto e la polizia. Provvidenziale, a questo punto, è stato l’intervento di un noto manager di Mistretta, residente da anni a Malta e anche lì molto noto. Dopo essersi messo in contatto con i vertici della polizia maltese, i nove ragazzi riescono a fare ingresso nel Paese e dare il via così alla tanto desiderata vacanza.