Il 10 agosto si “festeggia” la notte di San Lorenzo, attendendo con il naso all’ insù il passaggio delle stelle cadenti, da sempre affascinanti e romantiche alle quali si affida la speranza che i nostri desideri si avverino.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Secondo alcuni ricercatori della NASA, quest’anno il picco massimo delle “lacrime di San Lorenzo” sarà nella notte tra l’ 11 e il 12 agosto, anche se l’Unione Astrofili Italiani ne prevede il passaggio nei cieli dello Stivale durante la giornata del 12, rendendone così impossibile la visione. Il fenomeno, che inizia già a metà luglio, raggiunge il picco massimo tra l’ 11 e il 13.
Allora perché le Perseidi si aspettano la notte di San Lorenzo?
Secondo la tradizione cristiana, il Santo fu arso sul rogo proprio il 10 agosto 258 d.c. mentre una nube di polveri e detriti lasciati dalla cometa Swift-Tuttle transitava sulla Terra e illuminava i cieli.
La cometa, diversamente da quanto si crede, è una gigantesca palla ghiacciata che passa vicino il nostro pianeta ogni 133 anni e ogni volta alimenta e aumenta la quantità di frammenti che danno vita alle stelle cadenti. In realtà però queste non sono davvero stelle ma corpi celesti che brillano di luce propria, le meteore cioè frammenti di asteroidi o altro tipo di corpi celesti, che entrando a contatto con l’atmosfera terrestre si riscaldano fino a “bruciare” producendo la famosa scia luminosa.
La Sicilia offre innumerevoli posti dai quali è possibile ammirare questo spettacolo naturale sia dal mare che dalla montagna. Ecco alcuni luoghi che renderanno ancora più intensa questa esperienza, grazie anche al bassissimo inquinamento luminoso: