Musumeci non riapre la Sicilia, se ne riparla dopo il 7 giugno

Musumeci non riapre la Sicilia, se ne riparla dopo il 7 giugno: “Aspettiamo il dato epidemiologico nazionale che sta per arrivare”

Intanto facciamo due premesse: il Governo nazionale ha concesso la riapertura delle Regioni, a certe condizioni (clicca qui per l’approfondimento), a partire dal 4 giugno; in Sicilia, il governatore Nello Musumeci, con un’ordinanza, ha posticipato la riapertura al 7 giugno.

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Detto questo, passiamo adesso alle parole di Musumeci (dichiarazioni rilasciate ai colleghi del Messaggero): «La Sicilia potrebbe riaprire più tardi. E serve un filtro sanitario per i turisti», giusto per sintetizzare e rimarcare le sue intenzioni.

«Noi in Sicilia abbiamo fatto una ordinanza che impedisce di entrare nella regione non fino al 4 ma fino al 7 giugno. E ora dobbiamo farne un’altra che conferma questa o la modifichi. Con il cuore aprirei l’isola ai turisti già dal 7 giugno. Ma con la ragione dico: aspettiamo il dato epidemiologico nazionale che sta per arrivare e sulla base di questo decidiamo».

«Ma tutti insieme – continua – presidenti regionali e governo, dobbiamo confrontarci e credo lo faremo sabato. Non si può avviare una fase in una logica da macchia di leopardo. Ci vuole una responsabilità condivisa da tutti».

Il governatore regionale torna anche sul tanto discusso “passaporto sanitario”, una sorta di patente di immunità a chi viene dal Nord o dall’estero, e chiarisce: «Io lo chiamo protocollo per potere garantire la sicurezza sanitaria e la tranquillità sociale di chi in Sicilia arriva e di chi in Sicilia vive. Stiamo lavorando per mettere a punto questo documento che dia serenità a tutti. A chi arriva chiederemo garanzie sullo stato di salute, informazioni sulla situazione familiare a proposito di malattie e virus».

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