A Caltagirone innovazione e storia si incontrano nell’ex Carcere borbonico e, come si sottolinea in casa Amministrazione comunale, rappresentano un ulteriore fattore di attrazione per la città della ceramica.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Grande successo martedì sera – diverse centinaia le persone, calatini e turisti, che non sono volute mancare all’appuntamento – per l’apertura della nuova sala immersiva multimediale, realizzata nell’ex Carcere borbonico, oggi sede del Museo civico e Pinacoteca “Luigi Sturzo”. L’innovativo allestimento è diventato realtà grazie a un finanziamento di 100.000 euro ottenuto dal Comune nell’ambito del PO FESR Sicilia 2014-2020 (Azione 6.7.2).
Il progetto, curato dalla società Int.Geo.Mod. srl, di Perugia (ma con sede anche a Caltagirone), ha permesso di creare un’esperienza digitale immersiva che porta i visitatori in un viaggio nel tempo alla scoperta della storia poco nota di questa struttura piena di fascino. Attraverso proiezioni a 360°, effetti sonori e contenuti multimediali, vengono raccontate le testimonianze dei detenuti del XVIII secolo, in un suggestivo contrasto con l’attuale rinascita del luogo come scrigno di bellezze artistiche.
Come evidenziato dal sindaco Fabio Roccuzzo, si tratta di “un ulteriore, importante passo avanti nella valorizzazione del nostro patrimonio storico-culturale attraverso l’uso di tecnologie innovative. Si inserisce in un’ampio piano di potenziamento dell’offerta culturale e turistica della città“. “L’ex Carcere borbonico – sottolinea l’assessore comunale Beni culturali e al Patrimonio Unesco Claudio Lo Monaco – si arricchisce così di un nuovo, incisivo e potente strumento di narrazione che rende la visita al museo, già scrigno di autentici tesori d’arte, ancora più coinvolgente ed emozionante per turisti e cittadini“.