E’ stata condannata a quattro mesi di reclusione (pena sospesa perché inferiore ai due anni), ponendo altresì a suo carico le spese processuali, nonché al pagamento di una provvisionale di € 2.500,00 in favore del proprio ex marito, D. C. di anni 57 residente a Mazzarrone.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!La donna, imputata per i reati di cui agli artt. 56, 582, 585, 612 e 339 c.p., è stata condannata da parte del Tribunale Monocratico di Caltagirone nella persona del Giudice Dott. Maurizio Salemi, poiché a seguito della articolata attività dibattimentale, è emerso in modo inequivocabile la propria grave penale responsabilità.
L’istruttoria dibattimentale, ha confermato tutto quanto denunciato da parte della persona offesa, ovvero il fatto che la stessa imputata, nascostasi dietro la porta di ingresso della propria abitazione, sferrava improvvisamente con un coltello, un fendente all’indirizzo del proprio ex marito, compiendo in tal modo atti diretti in modo non equivoco a cagionargli lesioni, circostanza questa che di fatto non si è verificata, solo ed esclusivamente per cause indipendenti dalla volontà della imputata, ovvero solo per la prontezza della persona offesa, la quale riusciva fortunatamente a schivare il fendente e quindi a mettere in salvo la propria vita.
L’ex marito M.G. di anni 56, persona offesa dal reato, costituitosi parte civile per il tramite del proprio difensore di fiducia, l’Avv. Luca Strazzulla del Foro di Caltagirone, si è visto riconosciuto temporaneamente una provvisionale pari ad € 2.500,00, nonché il riconoscimento di un risarcimento del danno subito, rimesso alla quantificazione del Giudice civile. Il Giudice Monocratico nella persona del Dott. Maurizio Salemi, ha fissato in giorni novanta il termine per il deposito della motivazione.