Modica, continua lo sciopero dei netturbini: non sono stati rispettati i patti. I lavoratori protestano e si scusano con i cittadini.
Modica. Grandi disagi: lo sciopero dei netturbini continua anche sabato 16 novembre ed è stata convocata un’altra assemblea presso il cantiere cittadino. L’ultima era stata 3 giorni fa e i lavoratori avevano lamentato il non rispetto dei patti stipulati, alla presenza del sindaco Abbate e i vertici dell’azienda, il 10 ottobre al tavolo della Prefettura di Ragusa.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Sono 80 gli operatori ecologici di Modica che non hanno ancora ricevuto la quattordicesima e non hanno neanche riscosso gli stipendi di agosto, settembre e ottobre.
Tali pagamenti erano stati assicurati nella riunione di ottobre, anche se in due parti: entro il 31 ottobre avrebbero ricevuto lo stipendio di luglio e la quattordicesima mensilità, mentre il 15 novembre avrebbero ricevuto i mesi di agosto e settembre.
Oggi, giornata in cui avrebbero dovuto ricevere tutti gli stipendi arretrati, gli operatori ecologici si ritrovano con solo lo stipendio di luglio, una parte, un terzo, della quattordicesima e nessun riscontro del resto dei pagamenti.
Salvatore Tavolino, Nino Giannone e Silvio Balsamo, responsabili territoriali del sindacato unitario di Fp Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, affermano che «Si continua a non rispettare l’accordo siglato in Prefettura è una situazione che sta diventando ormai insostenibile per questi lavoratori che, fino ad oggi, con l’impiego degli stagionali, hanno comunque garantito il servizio per i cittadini».
I netturbini, oltre quello di domani, confermano lo sciopero per lunedi 18 novembre. Viste le varie problematiche che tali scioperano causano alla comunità modicana, i lavoratori hanno voluto comunicare con i cittadini attraverso i propri Rsu: «Confermato anche lo sciopero di lunedì prossimo, 18 novembre. “Ci scusiamo sin da adesso con tutti i cittadini Il disagio non dipenderà certamente da noi, anzi ci appelliamo a tutti i modicani affinché le nostre richieste di dignità e rispetto del lavoro vengano garantiti».
Foto articolo: immagine di repertorio