Un altro importante finanziamento europeo è andato praticamente in fumo, ma questa volta occorre addirittura restituirlo, in quanto già accreditato e utilizzato.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Proprio così: il Comune di Modica dovrà restituire alla Regione Siciliana, entro qualche giorno, la rilevante somma di € 707.402,52, finanziata attraverso i fondi PO FERS 2007/2013, a suo tempo accreditata nelle casse comunali per la messa in sicurezza della collina di Monserrato, e della quale adesso la Regione, in qualità di Ente di gestione, chiede la restituzione, a seguito del provvedimento di revoca emesso con Decreto del Direttore Generale n. 664 del 10/07/2020.
La “magagna” è stata tirata fuori dal M5S di Modica che attraverso il suo Portavoce in Consiglio Comunale, Marcello Medica, ha già presentato un’interrogazione a risposta orale in Consiglio avente ad oggetto, appunto, Revoca del finanziamento di € 707.402,52 assunto con D.D.G. n. 804 del 28/10/2011 PO FERS 2007/2013 per intervento “Lavori di consolidamento e messa in sicurezza del costone roccioso collina Monserrato cod. dissesto 083-7M0-003”.
Nell’interrogazione il M5S modicano evidenzia come i finanziamenti europei, considerata la scarsità di fondi propri per finanziare le necessarie, numerose e già programmate opere pubbliche, rappresentano la più importante fonte cui i Comuni possono attingere e che occorre prestare molta attenzione, prima nel saperli intercettare e dopo nel non sciuparli o ancor più nel non perderli.
Nell’interrogazione, inoltre, si fa un excursus dell’iter che dalla concessione del finanziamento ha portato, a causa di vari inadempimenti del Comune di Modica, prima alla revoca parziale e poi a quella totale dello stesso finanziamento che dall’originaria somma di € 1.000.000,00 successivamente ridotto, attraverso il disimpegno della somma di € 292.597,48, all’importo oggi revocato di € 707.402,52.
Con l’interrogazione il M5S di Modica chiede al Sindaco Abbate di conoscere: le motivazioni dettagliate causa della revoca parziale e successivamente totale del suddetto finanziamento europeo di € 707.402,52; le reali responsabilità di chi non avrebbe ottemperato a tutti gli obblighi e gli adempimenti previsti, con particolare riferimento a quanto prescritto con circolare del Dipartimento Regionale della Programmazione prot. n. 4543 del 09/03/2016; con quali risorse si pensa di far fronte alla cospicua somma di € 707.402,52 revocata con D.D.G. 664 del 10/07/2020, a carico del Comune di Modica e che dovrà essere restituita entro 30 giorni dalla notifica del presente Decreto alla Regione Siciliana.
Il M5S di Modica colo suo Consigliere Comunale, stigmatizza il modo di operare di questa Amministrazione Comunale, la quale nell’arco di due anni ha già perso quasi 2 milioni di euro di fondi europei e questa volta con l’aggravante della restituzione. “Non è affatto concepibile – dichiara il Consigliere Medica – che in un periodo del genere di carenza di risorse e di un’infinità di opere da realizzare, così come si evince dal Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2020/2022 già approvato, il continuo spreco dei fondi europei e questa volta, ripetiamo, a danno delle casse comunali e quindi dei cittadini modicani”.
Sulla vicenda si esprime anche la Portavoce, parlamentare del M5S all’Ars, Stefania Campo, la quale pone l’accento sul mancato utilizzo dei fondi europei a livello regionale che in quantità importanti vengono puntualmente perduti e stornati a beneficio di altri territori dell’Unione. “Una triste situazione – afferma la Campo – che riguarda tanti Comuni della nostra regione, così come accaduto stavolta anche al Comune di Modica che ha fallito, clamorosamente, l’occasione di usufruire di finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di opere a beneficio della comunità. Un plauso va al nostro Portavoce territoriale che si è contraddistinto più di una volta per la sua attività propositiva e ispettiva riguardo all’utilizzo, o meno, dei fondi comunitari da parte dell’attuale Amministrazione cittadina. Spiace veramente constatare che tanti fondi europei, oggi risorse economiche veramente irrinunciabili, vengano dilapidati con così tanta superficialità”.