Medico legale su Roberta Siragusa: tramortita e bruciata viva, cinque minuti di agonia

Per il consulente tecnico del gip di Termini Imerese, chiamato a fare l’autopsia sul corpo della giovanissima Roberta Siragusa, non ci sono dubbi: non si è trattato di suicidio, come dichiarato in sua difesa dall’unico indagato, Pietro Morreale, ex fidanzato, che aveva raccontato di come la giovane sia scesa dall’auto al culmine di una lite e cosparsa di benzina e data fuoco, rotolando tra le fiamme lungo la scarpata.

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Secondo l’accusa, invece, i due giovani avrebbero litigato in auto nei pressi del campo sportivo, Morreale l’avrebbe colpita e poi le avrebbe dato fuoco. Infine avrebbe riportato Roberta in auto, per poi buttarla giù dalla scarpata. A sostegno di questa tesi, tracce di liquido infiammabile vicino al campo sportivo e un video registrato dalle telecamere di sorveglianza della zona che ha ripreso gli ultimi attimi di vita della ragazza arsa viva.

Adesso, con l’esame del medico legale, si è concluso l’incidente probatorio. Ora la Procura di Termini Imerese dovrebbe chiudere l’indagine e chiedere il rinvio a giudizio di Morreale, attualmente detenuto.

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