Medicina interna 4.0: L’internista tra innovazione e continuità al congresso di Caltagirone

La medicina interna vive oggi una stagione di grande cambiamento, perché la gestione del paziente critico, fragile e complesso impone un salto di qualità e un nuovo paradigma.

Il protagonista di questo ecosistema sanitario è l’internista che, quotidianamente, è costretto ad affrontare quella che, in gergo, viene definita la polimorbidità del paziente.

Un percorso, che parte dall’ingresso in ospedale e arriva fino alla dimissione, in cui l’internista è attore centrale e paritario del rapporto con il medico di medicina generale per la gestione collegiale del paziente. Si tratta di un interscambio indispensabile e imprescindibile per la continuità terapeutica, in un’ottica di sinergia fra ospedale e territorio.

Argomenti che sono oggetto dei lavori delle “Giornate Calatine di medicina interna”, un congresso che si conclude oggi 28 settembre all’Hotel Nh di Caltagirone. Eloquente ed esaustivo il sottotitolo scelto per i lavori: “medicina 4.0. L’internista tra passato e futuro”.

Il congresso, coordinato da Claudia Ferrigno, Direttore medico U.O.C. Medicina Interna Presidio Ospedaliero Gravina Caltagirone ASP3, e Biagio NativoPast President AMD, aprirà una finestra sul presente dell’internista, ma si proietterà nel futuro.

Gli scenari attuali, basati su una nuova informatizzazione, la telemedicina e la digitalizzazione nel prossimo futuro saranno indispensabili per permettere una migliore gestione anche a distanza del paziente internistico.

Tra gli obiettivi del congresso anche quello di porre l’attenzione sulle tecniche diagnostiche più attuali, sulle terapie innovative, sulla metodologia moderna che consentono di attivare protocolli complessi, ma con una aspettativa di vita sempre più lunga.

Il convegno, oltre che ai medici di medicina generale e a tutti gli operatori sanitari del ruolo tecnico, è rivolto ai medici di tutte le specializzazioni, anche perché le patologie che verranno trattate nel dettaglio negli interventi dei relatori saranno svariate e numerose. Proprio come avviene nella quotidianità dei reparti di medicina interna di qualsiasi ospedale.

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