Marsala, era ristretto agli arresti domiciliari ma, come se nulla fosse, continuava a spacciare cocaina, motivo per la quale è stato arrestato
Nella giornata del 26 maggio scorso, i Carabinieri della Compagnia di Marsala hanno arrestato il pregiudicato Pace Mario, di anni 57, originario di Bisacquino, ma residente a Marsala, trovato in possesso nella sua abitazione di un considerevole quantitativo di cocaina, ai fini di spaccio.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!In particolare, nella mattinata i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Marsala, nell’ambito di un servizio straordinario, finalizzato alla prevenzione e repressione di reati in materia di stupefacenti, hanno dato inizio ad una serie di perquisizioni locali in diverse abitazioni di altrettanti soggetti, sospettati di detenere sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Proprio nell’abitazione del Pace, soggetto che in questo periodo stava espiando una condanna in detenzione domiciliare, i Carabinieri hanno rinvenuto due contenitori per alimenti contenenti complessivamente ben 73 dosi di cocaina pronte per essere spacciate ed un involucro contenente ulteriori 150 grammi circa della stessa sostanza.
La perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire anche diverso materiale utile al confezionamento delle dosi ed un bilancino digitale, oltre ad appunti vari in cui lo stesso annotava accuratamente i nomi degli assuntori e le cifre da questi pagate per l’acquisto dello stupefacente. Nella disponibilità dello stesso è stata rinvenuta anche la somma di 1.650 euro, in banconote di vario taglio, ritenuta verosimilmente provento dell’attività di spaccio, che è stata sottoposta a sequestro.
Per il Pace sono quindi scattate le manette e dopo le formalità procedurali, è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
In seguito all’udienza di convalida, tenutasi nella giornata di ieri, il Giudice del Tribunale di Marsala ha convalidato l’arresto del Pace disponendo la misura cautelare degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, ma dovrà restare in carcere perché, in seguito all’arresto, il Magistrato di Sorveglianza ha sospeso il beneficio della detenzione domiciliare.