Maltempo nel Calatino, messaggio di mons. Calogero Peri

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che il vescovo della Diocesi di Caltagirone, mons. Calogero Pubblico, ha indirizzato ai fedeli, alla luce degli ultimi tristi fatti di cronaca, causa maltempo.

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Carissimi fratelli ed amici,
in questi giorni violenti cicloni con nubifragi e bombe d’acqua, ai quali non siamo né abituati né preparati, stanno devastando gran parte della Sicilia e anche della nostra Diocesi. Le immagini che ci giungono sono impressionanti, paralizzano la mente e il cuore, mentre ci assale la paura e il senso d’impotenza dinanzi alla forza incontenibile della natura. Tutti ripetiamo che a nostra memoria non si è mai visto nulla di simile. Le forti piogge torrenziali, che purtroppo continueranno ancora a cadere, hanno allagato con pietre, detriti e fango: strade, case, terreni agricoli, chiese, strutture e infrastrutture pubbliche e private causando grandi sofferenze e perdite ingenti per la popolazione.
I centri più vicini alla città di Catania, di cui conosciamo la tragica situazione, come Scordia, Palagonia e Militello sono sott’acqua. In aggiunta piangiamo pure la morte del signor Sebastiano Gambera, mentre la moglie, la signora Angela Caniglia, è ancora dispersa. Purtroppo, oltre a questi, c’è un altro morto a Gravina che vogliamo ugualmente e tutti insieme ricordare nella nostra preghiera esprimendo, senza altre parole, profondo cordoglio e vicinanza ai parenti così dolorosamente provati.

Le autorità, le forze dell’ordine, i volontari stanno facendo del loro meglio per aiutare e sostenere tutti: li ringrazio di vero cuore e li incoraggio a continuare il loro difficile lavoro con la responsabilità che li contraddistingue. Grazie anche a tutti coloro che, spontaneamente e senza risparmiarsi, stanno offrendo il loro contributo per fronteggiare l’emergenza ed alleviare i disagi.

In questo momento molte famiglie sono nel bisogno e sono attanagliate dalla paura per i danni causati da questo ciclone, invito tutti a mostrarci solidali con le persone che hanno bisogno del nostro aiuto ed incoraggiamento.

Come le case anche molte chiese hanno subito dei danni per gli allagamenti, alle comunità e ai parroci impegnati a fronteggiare questa emergenza va la mia riconoscenza e solidarietà, perché anche in questa difficile situazione continuiamo a coltivare la speranza.

Sono vicino a ciascuno di voi nel vivere la drammaticità di questo momento, condividendo pure la paura per quanto è accaduto e può ancora accadere. Invito tutti a scambiarci il sostegno della preghiera perché il Signore ci dia la forza e il coraggio per affrontare e superare questa prova. Consapevole della nostra debolezza personale e comunitaria, con l’aiuto di Dio e il nostro impegno la vogliamo trasformare in comunione, vicinanza, sostegno ed aiuto nel prenderci cura gli uni degli altri, sentendoci ed essendo veramente tutti fratelli. Rivolgiamoci con fede a Dio perché ci protegga, ma chiediamoci seriamente pure cosa possiamo fare noi uomini per non continuare ad oltraggiare la natura che poi ci passa il conto. Vi incoraggio a perseverare nella preghiera, perché nella fragilità dell’esistenza e delle nostre scelte risplenda la vicinanza e la disponibilità di una Chiesa di pietre vive, che siamo noi.

Appena sarà possibile spostarsi, verrò personalmente a visitarvi per portarvi il mio sostegno, ma in queste ore imploro da Dio ogni bene e vi affido all’intercessione e alla protezione di Maria Santissima, per noi segno di consolazione e di sicura speranza. Vicino a ciascuno di voi perché nessuno si senta solo, su tutti invoco la benedizione del Signore affinché ci custodisca e ci protegga da ogni male.
In attesa di incontrarvi, affettuosamente vi saluto e vi abbraccio. Il vostro Vescovo.

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