Madre finge di ordinare una pizza, ma chiama la polizia per chiedere aiuto

Nel pomeriggio di mercoledì 5 agosto, il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ha telefonato all’agente Vincenzo Maria Tripodi, che ha ricevuto la telefonata della donna. Il ragazzo, originario di Reggio Calabria, da quando era bambino ha sempre sognato di diventare un poliziotto.

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La chiamata. “Le ho domandato se fosse consapevole di aver contattato la polizia e, dopo il primo “sì”, le ho chiesto se stesse bene. Ma la risposta è stata negativa”. “Come ha fatto a capire che dietro la telefonata ci fosse una richiesta d’aiuto?”, ha domandato Conte. “Ho ribadito il fatto che stesse parlando con la polizia di Stato. La donna ha confermato la richiesta della pizza, quindi le ho chiesto se stesse bene, mi ha risposto di no. Da questi elementi ho capito che non era un errore”. “Durante la chiamata la violenza era in atto?”, ha incalzato il presidente. “”Si – ha replicato Tripodi -, la violenza era in atto, arrivati in casa il bambino piangeva e la moglie era in choc”.

La telefonata si è poi alleggerita negli argomenti. Conte: “Come è Torino, è bella? Ordinata?”. Tripodi: “È una città all’avanguardia che fornisce molti servizi e opportunità per i giovani”. Conte: “Sei fidanzato?”. Tripodi: “Sì, convolerò a nozze a settembre”. Conte (ridendo): “Quindi aspettate un mio nuovo decreto per sapere se potete celebrare la cerimonia…”. A quel punto all’agente è scappato un sorriso.

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