M5S Sicilia, Cappello sull’emergenza sanitaria: “Le nostre proposte all’assessore Razza”

M5S Sicilia, Francesco Cappello sull’emergenza sanitaria: “Le nostre proposte all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza”

Potenziare l’assistenza domiciliare, attraverso il potenziamento della medicina del territorio, aumentare il numero dei tamponi e individuare gli ospedali da dedicare esclusivamente alla nuova emergenza sanitaria. Sono questi, in soldoni, i capisaldi della proposta avanzate oggi, a margine della seduta d’aula tenuta a palazzo dei Normanni, dai componenti 5 stelle della commissione Salute, Francesco Cappello, Antonio De Luca. Giorgio Pasqua e Salvatore Siragusa.

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«Ancora una volta  – afferma Cappello – si vuole addossare tutto il peso della situazione nella quale ci troviamo sulle spalle dei medici ospedalieri, che come tutti i medici in generale, hanno dato, con grande generosità, tutto ciò che potevano per fare fronte all’emergenza, nonostante la penuria dei sistemi di protezione individuale, i famigerati  DPI, e le pretese, talvolta, inaccettabili, di un assessorato che in alcune circostanze ha ottenuto solo sulla carta il potenziamento di strutture ospedaliere mai avvenuto. È necessaria una inversione di tendenza che collochi gli ospedali nella giusta dimensione e che pensi alla medicina del territorio come il vero antidoto a questa emergenza, con la quale dovremo convivere per molto tempo ancora».

Queste le proposte avanzate dai componenti 5 stelle della commissione Salute all’assessore Razza

1. Aumentare il numero de tamponi attraverso l’incremento ed il potenziamento della rete dei laboratori di analisi, pubblici e privati, al fine, da un lato,  di incrementare il numero dei soggetti da sottoporre a tampone (mappatura del contagio equivale a contenimento e controllo dello stesso) e dall’altro di abbattere i tempi di consegna dei risultati, che attualmente arriva a superare anche i 10  giorni. Introduzione di liste d’attesa trasparenti e condivise tra medici del territorio, laboratori e strutture ospedaliere.

2. Miglioramento dell’assistenza domiciliare, attraverso potenziamento della rete della medicina del territorio, cui vanno affidati i pazienti che non hanno bisogno di ricovero. Attualmente i pazienti Covid in isolamento domiciliare sono abbandonati al loro destino, mentre occorre consentire, in condizioni di sicurezza, ai medici di base, ai pediatri e alle guardie mediche la somministrazione delle cure precoci dei farmaci cosiddetti off-label, e di prestare, in concorso con le unità speciali di continuità assistenziale (USCA), tutta l’assistenza domiciliare necessaria a consentire la guarigione o il non aggravamento del paziente.

3. Ospedali pubblici esclusivi per la cura dei pazienti Covid da individuare in un nuovo piano sanitario ospedaliero,  con il passaggio graduale dal modello dell’ospedale misto a quello dedicato esclusivamente ai pazienti contagiati, restituendo le strutture oggi dedicate in parte alla cura del Covid alle loro originarie funzioni. Individuazione di strutture pubbliche ove collocare i pazienti Covid che non necessitano di ricovero, ma solo di isolamento e sorveglianza.

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