L’Italia dice no all’Europa per l’abolizione dell’ora legale

L’Italia dice no all’Europa per l’abolizione dell’ora legale, tre sono i motivi che l’hanno portata ad effettuare la scelta

L’italia dice no all’Europa per l’abolizione dell’ora legale. Come riporta il Corriere della Sera, tre sono i motivi che hanno portato l’Italia ad effettuare la scelta:

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Mancanza di valutazione su vantaggi e svantaggi, perplessità espressa dall’Italia nel “position paper” dell’Italia riguarda la “mancanza di una valutazione d’impatto dalla quale si possa evincere, in modo esaustivo, il quadro dei vantaggi e degli svantaggi”. Mancherebbero quindi, prove scientifiche che quei due piccoli cambiamenti di fuso orario possano davvero danneggiare l’equilibrio psico-fisico.

Questione economica, è quello relativo all’aspetto economico: grazie all’ora legale, l’Italia e gli italiani risparmiano soldi.

Rischio caos fusi orari, relativa alla possibilità che le “singole scelte degli Stati membri possano creare un mosaico di fusi orari, con il rischio di non garantire il corretto funzionamento del mercato interno”. Per questo l’invito dell’Unione europea potrebbe non rispettare i “principi di proporzionalità e sussidiarietà”.

I Paesi del Nord sono contro l’ora legale perché da loro d’estate fa buio più tardi e non hanno bisogno di spostare le lancette in avanti per risparmiare sulle bollette. Quelli del Sud, come l’Italia, sono a favore del doppio fuso che abbiamo adesso perché ci fa guadagnare un’ora di luce nelle sere d’estate e ce ne fa recuperare un’altra nei mattini d’inverno.

Foto articolo: immagine di repertorio

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