Leonardo Sciascia a 30 anni della sua scomparsa, grande nemico dell’impostura e l’intellettuale inquieto che aveva attaccato le ingiustizie della giustizia
Leonardo Sciascia. Il 20 novembre 1989, esattamente trent’anni fa la sua morte. Era uno scrittore, saggista, giornalista, politico, poeta, drammaturgo, critico d’arte e maestro di scuola elementare.Sciascia era uno spirito libero ed anticonformista, ed oltre all’attività letteraria, ebbe anche un’intensa esperienza giornalistica, scrivendo per numerosi giornali e riviste italiane.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Su La Stampa suoi articoli compaiono già dal 1972, ma collabora col quotidiano torinese più assiduamente dopo aver “rotto” con Il Corriere della Sera, anche con Malgrado Tutto, piccolo periodico di Racalmuto. Su Il Corriere della Sera la sua collaborazione è alterna: dal 1969 al 1972. Se ne allontana “simbolicamente” il 10 gennaio 1987, giorno della pubblicazione dell’articolo sui professionisti dell’antimafia.
Sciascia diceva: “in Sicilia il modo migliore per fare carriera in politica e in magistratura è dichiararsi antimafioso, usare l’antimafia come strumento di potere, come mezzo per diventare potenti ed intoccabili.” Tra gli esempi di professionisti dell’antimafia Sciascia citava proprio Paolo Borsellino, che qualche mese prima era diventato capo della Procura di Marsala.
Probabilmente Sciascia voleva mettere in guardia contro il pericolo che qualche magistrato o politico disonesto potesse sfruttare la lotta alla mafia per i suoi interessi personali. Sicuramente lo scrittore era in buona fede, ma citare Borsellino come”esempio attuale ed effettuale” di professionismo mafioso, insinuare il dubbio che il magistrato avesse fatto carriera grazie alla lotta alla mafia, è stato un errore, sfruttato abilmente dai nemici del pool, ma anche i grandi intellettuali possono sbagliare. E Borsellino? Paolo Borsellino, non ha mai replicato, ma in un libro “la guerra dei giusti” Giuseppe Ayala cita una frase di Borsellino ” la risposta sarà il silenzio. Ho sempre ammirato Sciascia, e continuerò a farlo”. Sciascia morì, stroncato da una rara forma di leucemia, nella sua casa a Palermo.
Foto articolo: immagine di repertorio
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