La poesia emozionale di Vincenzo Zito per la memoria di Mirabella

L’assessore alla cultura David Granato ha organizzato un pomeriggio al museo del tombolo, occasione per un incontro con l’arte. Sino a fine mese è possibile vedere un omaggio a Raffaello con schizzi e disegni ad acquerello del maestro d’arte restauratore Michele Lo Giudice e una mostra di quadri di Giuseppe Ciffo, un pensionato appassionato d’arte che utilizza tempera e acrilico per mostrare vedute di castelli.

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L’associazione ‘I ricami e le leggiadre trine mirabellesi’ ha allestito una mostra di ricami e merletti a tombolo che ricostruisce quell’atmosfera che potevamo ritrovare in un ambiente domestico degli anni ’50.

“Quest’anno abbiamo voluto inserire più manifestazioni legate alla cultura – ha detto il sindaco Giovanni Ferro – e ringrazio Vincenzo Zito per il contributo dato alla crescita della comunità”. L’assessore Granato ha ringraziato tutti i suoi colleghi assessori per la collaborazione e ha ricordato che in inverno si vuole rilanciare la cultura attraverso il contributo delle associazioni. “Mi complimento con l’autore per aver trasmesso la propria gentilezza all’interno del libro, dove ho potuto cogliere anche una sottile ironia in alcuni componimenti, poesie che ci riconciliano con noi stessi”.

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L’incontro è stato introdotto da Pino Zaccaria che ha letto una poesia in ricordo di Salvatore Cosentino e dalla figlia dell’autore che ha letto l’introduzione dell’editore. Il libro di poesia ‘Lustro di luna’ di Vincenzo Zito è stato presentato dalla prof.ssa Annitta Di Mineo che ha sottilineato come l’autore “si sia fatto trascinare dalle passioni che sono dentro ogni essere umano. La poesia ha un senso perché è quotidianità e vi si trova una certa spiritualità; la poesia è condivisione e confronto e Vincenzo Zito ci parla della nostra storia locale, anche in senso critico perché l’autore fa poesia civile. La poesia è un viaggio che ci fa capire la nostra esistenza e l’autore, parlando degli eventi della vita, si ritaglia quel tempo qualitativo che ci fa riflettere facendoci ritrovare coi nostri pensieri. Il lettore viene portato lontano, in un passato-presente che ci fa rivivere tutti gli avvenimenti che racconta con parole soppesate. Le poesia di Vincenzo Zito rimangono nella storia locale perché parla molto di Mirabella”.

L’amico Filippo Bologna ha ricordato i primi anni 70 quando i giovani cercavano il cambiamento e lui, insieme all’autore, si trovavano a Torino per frequentare l’università. “Oggi i giovani hanno mille informazioni ma non hanno modo di riflettere, ecco perché ci vuole la poesia. Il libro è bello perché ci fa capire da dove veniamo e il messaggio è diretto ai giovani. La poesia è memoria, ha uno sguardo illuminato verso la realtà e per farlo ci vuole coraggio. La poesia di Vincenzo è rivoluzionaria perché vuole cambiare le cose in meglio, ha uno sguardo positivo per il futuro e questo è il suo messaggio di speranza”.

Per l’autore “la poesia è resistenza ed è dentro di noi. Vivo con la mia famiglia a Torino e mi interesso alla divulgazione della poesia con alcuni amici poeti, portandola in giro per la città. La poesia è in ogni cosa e va fatta conoscere a tutti perché la parola descrive l’emozione per la nostra esistenza”.

Rosario Salafrica, vicepresidente del Centro Culturale Siculo-Tedesco, ha ricordato l’amicizia di una vita con l’autore che “scorazzando per i campi da ragazzo respirava la libertà di spirito e di pensiero. Enzo Zito, parlando del suo passato, ci dà la possibilità di poter trovare quelle forme per liberarci da una prigionia consumistica che ci spinge sempre più all’egoismo e all’indifferenza”. E’ stato molto apprezzato l’incontro culturale e l’autore è stato lieto di firmare il libro ai numerosi mirabellesi presenti.

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