Durante i funerali del piccolo Simone, sono arrivate le parole dure del Provveditore di Ragusa, Filomena Bianco, una vera e propria lezione di dignità e di coraggio, riportiamo le sue parole:
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Per la seconda volta a distanza di 3 giorni, a ridare il saluto in qualità di provveditore agli studi di Ragusa, questa volta è a Simone… domenica scorsa ad Alessio.
Porto il mio abbraccio, affettuoso e accorato, all’altra mamma e all’altro papà, ai nonni, familiari e alla comunità scolastica. I nostri bambini sono qui con la maglietta con il viso di Simone.
Non è facile e non è semplice. Parlo con il cuore di madre, non ce la faccio a parlare da burocrate. Oggi voglio aggiungere una cosa, voglio parlare da cittadina, ringrazio il Ministro e il Governatore. Domenica
francamente mi sono sentita un po’ sola istituzionalmente.
La mafia ha paura della scuola e della cultura, se è vero che in questi territori di frontiera è più facile comprare un Suv che un libro, ed è difficile fare qui i docenti e i dirigenti scolastici, qui diventa una sfida
quotidiana</strong>, una lotta continua. Noi ci saremo come prima e più di prima.
Ringrazio il ministro Di Maio che ha chiesto al termine del rito, un incontro con insegnanti e bambini, un fatto che avviene molto di rado. Mi rivolgo alle famiglie di Simone e Alessio, voi avete cresciuto due bambini modello, educati, rispettosi, generosi, impegnati in tantissime attività.
Questi due bambini profumano di dignità. Si è raggiunto un punto di non ritorno, che va oltre l’indignazione. Noi a scuola vogliamo banchi pieni di bimbi e di vita.