Italia, chi si può vaccinare subito? Come e quando?

Il governo nazionale di Conte ha definito le modalità e le fasi attraverso cui si svilupperà la somministrazione del vaccino anti-covid, imìniziata il 27 dicembre 2020. Si sta cominciando proteggendo il personale sanitario e gli anziani più fragili.

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Sono considerati soggetti da tutelare con priorità:
– il personale sanitario, i quali sono i soggetti più esposti in questo periodo, in quanto rischiano anche di trasmetterlo ai più vulnerabili, nei confronti dei quali ogni giorno prestano il proprio lavoro;
– Gli utenti delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) sono ad alto rischio di malattia grave a causa dell’età avanzata e della possibile compresenza di patologie pregresse. Pertanto, sia gli ospiti che il personale dei presidi residenziali devono essere considerati ad elevata priorità di vaccinazione;
– Le persone di età avanzata. Infatti , un programma vaccinale basato sull’età è generalmente più facile da attuare e consente di ottenere una maggiore copertura vaccinale. È anche evidente che un programma basato sull’età aumenti la copertura anche nelle persone con fattori di rischio clinici, visto che la prevalenza di comorbidità aumenta con l’età. Pertanto, considerata l’elevata probabilità di sviluppare una malattia grave e il conseguente ricorso a ricoveri in terapia intensiva o sub-intensiva, questo gruppo di popolazione rappresenta una priorità per la vaccinazione.

Di seguito l’elencazione dei soggetti vaccinabili, attualmente, in ordine al grado di rischio:

  • la prima categoria è composta da personale sanitario e sociosanitario;
  • la seconda categoria comprende gli ospiti e il personale dei presidi residenziali per anziani;
  • la terza categoria è composta dalle persone che hanno dagli 80 anni in su;
  • la quarta categoria è formata dalle persone che hanno dai 60 ai 79 anni;
  • la quinta categoria è composta da persone di ogni età che soffrono di più di una patologia cronica pregressa, immunodeficienze e/o disabilità.

Questi riceveranno una chiamata diretta per sottoporsi (se aderiscono) alla vaccinazione.

  • A seguire ci si prenderà cura dei cittadini più vulnerabili e poi di tutti gli altri.
  • Le persone appartenenti a queste categorie non potranno presentarsi volontariamente a fare il vaccino, ma verranno contattate attraverso le strutture preposte. Sarà possibile vaccinarsi negli ospedali e ambulatori predefiniti. Sono state previste anche unità mobili destinate a chi non potrà raggiungere i centri di vaccinazione.

Scopo del vaccino

La ratio per cui viene disposta la somministrazione del vaccino anti- covid è quella di raggiungere l’ immunità di gregge. l’ ema infatti ha disposto l ‘approvazione del vaccino anti-covid statuendo che questa avverrà in ragione delle dosi messe a disposizione e poi si incrementerà estendendo tale possibilità a quante più persone. L’ ordine di somministrazione è circoscritto in ordine al rischio di malattia, del tipo di vaccino e della loro disponibilità.

I vaccini sono sicuri?

I vaccini vengono autorizzati solo dopo un’attenta valutazione del profilo di sicurezza in base agli studi effettuati nella fase di sperimentazione. In ogni caso il profilo di sicurezza verrà continuamente monitorato anche dopo l’autorizzazione.

Sarà obbligatorio vaccinarsi?

Attualmente non è disposta l’ obbligatorietà alla somministrazione del vaccino.

Per chi non rientra nelle categorie sopra elencate, quando ci si potrà vaccinare?

La campagna di vaccinazione proseguirà a fasi che dipenderanno dalla quantità di vaccini disponibili, dalle indicazioni delle autorizzazioni EMA (European Medicines Agency) per ogni nuovo vaccino e, in ogni caso, riguarderanno nell’ordine le classi di popolazione indicate nel Piano Strategico Vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19.

Questa indicazioni potranno essere modificate dal momento in cui dovessero variare i coefficienti di rilevante importanza: in base all’evolversi della pandemia, in base a nuove scoperte della comunità scientifica o alla disponibilità materiale del vaccino.

  • La prima categoria è composta da personale sanitario e sociosanitario;
  • la seconda categoria comprende gli ospiti e il personale dei presidi residenziali per anziani;
  • la terza categoria è composta dalle persone che hanno dagli 80 anni in su;
  • la quarta categoria è formata dalle persone che hanno dai 60 ai 79 anni;
  • la quinta categoria è composta da persone di ogni età che soffrono di più di una patologia cronica pregressa, immunodeficienze e/o disabilità.

I bambini potranno essere vaccinati?

Comirnaty (Pfizer/Bionthec) il primo vaccino approvato da EMA (European Medicines Agencynon è attualmente raccomandato per i bambini di età inferiore a 16 anni. L’Agenzia europea, così come le altre agenzie internazionali, attendono ulteriori studi per poter autorizzare la vaccinazione sulla popolazione pediatrica.

Le persone immunodepresse potranno essere vaccinate?

Sono disponibili dati limitati sulle persone con immunodeficienza o in trattamento con farmaci immunomodulanti. Sebbene tali soggetti possano non rispondere altrettanto bene al vaccino, non sussistono particolari problemi di sicurezza. In base al piano strategico, le persone con immunodeficienza o in trattamento con farmaci immunomodulanti dovranno essere vaccinate nelle prime fasi, in quanto maggiormente suscettibili di ammalarsi di Covid-19.

Le persone che hanno già avuto il Covid-19 potranno essere vaccinate?

La risposta è “sì”.

Chi controlla le reazioni avverse? A chi bisogna comunicarle? E chi le valuta?

L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), oltre alle attività di farmacovigilanza normalmente previste per farmaci e vaccini (basate sulle segnalazioni spontanee e sulle reti di farmacovigilanza già presenti), promuoverà l’avvio di alcuni studi indipendenti post-autorizzativi sui vaccini Covid-19.
Le attività di vigilanza riguarderanno sia la raccolta e valutazione delle segnalazioni spontanee di sospetta reazione avversa, che azioni proattive, attraverso studi/progetti di farmaco-epidemiologia.
L’AIFA si è dotata di un Comitato scientifico, con la funzione di supportare l’Agenzia e i responsabili scientifici dei singoli studi nella fase di impostazione delle attività, nell’analisi complessiva dei dati che saranno raccolti e nell’individuazione di possibili interventi.
La finalità è quella di disporre, anche attraverso una rete collaborativa internazionale, della capacità di evidenziare ogni eventuale segnale di rischio e, nel contempo, di confrontare i profili di sicurezza dei diversi vaccini che si renderanno disponibili e di fornire raccomandazioni.

Quante dosi servono per essere immunizzati?

Per quasi tutti i vaccini vicini all’autorizzazione al momento sono previste due dosi a distanza di qualche settimana in base al tipo di vaccino.

È previsto il rilascio di un certificato internazionale di vaccinazione?

Nulla di certo in merito, si pensa che sarà rilasciata una normale certificazione di avvenuta vaccinazione. Istituzioni internazionali quali la Commissione Europea e l’OMS stanno valutando una proposta di certificato internazionale digitale.

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