Incentivi lavoro al Sud, ecco cosa prevede l’ultimo decreto pubblicato

Sostenere l’autoimpiego  e investire su competenze e tecnologia, promuovendo l’occupazione a qualsiasi età, soprattutto nel Mezzogiorno, più colpito dalla crisi occupazionale. Investire sulle competenze, anche per i lavoratori in esubero delle grandi aziende in crisi. Valorizzare le opportunità della tecnologia, con nuove azioni sulla piattaforma SIISL.

Queste le direttrici del decreto legge 7 maggio 2024, n. 60, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 105/2024 e recante “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”, con cui il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, di concerto con i ministri di economia e lavoro, ha messo a disposizione dell’occupazione oltre 2,8 miliardi di euro a valere sul Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027 dedicate alle politiche attive collegate al Programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori), a cui si aggiungono le risorse per la riconversione delle competenze dei lavoratori nelle grandi imprese in crisi.

LE PRINCIPALI MISURE IN MATERIA DI LAVORO
Promozione dell’autoimpiego nel lavoro autonomo, nelle libere professioni e nell’attività d’impresa.
Previsti finanziamenti per servizi di formazione e accompagnamento alla progettazione preliminare, il tutoraggio per l’incremento delle competenze o veri e propri sostegni all’investimento attraverso voucher ed interventi in regime de minimis.

BONUS ZES (Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno)
Si tratta di un’agevolazione fiscale con l’obiettivo di incentivare l’occupazione nelle regioni del Mezzogiorno e contrastare la stagnazione ormai cronica del mercato del lavoro. Questa misura è rivolta soprattutto ai datori di lavoro che assumono nuovo personale nel periodo compreso tra il 1 settembre 2024 e il 31 dicembre 2025 nelle regioni del centro-sud: ci si riferisce a Molise, Abruzzo, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia. L’incentivo consiste in uno sgravio contributivo del 100% per due anni, fermo restando un limite massimo di 650 euro al mese per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato. Il bonus si applica a lavoratori che abbiano più di 35 anni e che siano disoccupati da almeno 24 mesi.

INVESTIRE SU COMPETENZE E TECNOLOGIE
I disoccupati che non hanno compiuto i 35 anni e che, nel periodo compreso tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025, avviano sul territorio nazionale un’attività imprenditoriale che opera nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica possono chiedere l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali, per il periodo massimo di 3 anni.

BONUS GIOVANI
La misura riconosce ai datori di lavoro privati che, dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025, assumono personale con età inferiore a 35 anni (mai occupato a tempo indeterminato) con contratto a tempo indeterminato, per un periodo massimo di 24 mesi, l’esonero dal versamento del 100% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati nel limite massimo di importo pari a 650 euro su base mensile per ciascun lavoratore.

BONUS DONNE
La misura riconosce l’esonero, per un periodo massimo di 24 mesi, del 100% dal versamento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato nel limite massimo di 650 euro su base mensile per ciascuna dipendente donna, assunta a tempo indeterminato dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025. Donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. L’esonero non si applica ai rapporti di lavoro domestico e di apprendistato.

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 

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