In quali settori del digitale impatta maggiormente l’AI?

L’Intelligenza Artificiale è sempre più spesso oggetto di studio e di grande attenzione da parte di molti soggetti dell’economia e recentemente anche della politica a livello internazionale. Quest’ultima si preoccupa di quelli che possono essere gli sviluppi tenendo in considerazione il mercato del lavoro, ma non mancano ad esempio le implicazioni etiche e morali riguardo quelli che potrebbero essere gli sviluppi futuri. Non mancano gli allarmi nei confronti dei lavori che rischiano l’estinzione, così come è possibile ritrovare nuove mansioni nell’immediato futuro, proprio in relazione allo sviluppo e all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale.

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Tra i tanti settori in cui l’AI viene abitualmente utilizzata, si ritrova quello legato al mondo delle assicurazioni e il settore bancario, due ambiti che interessano particolarmente il territorio italiano in quanto ad investimenti. L’utilizzo di tecnologie legate all’AI è noto anche al consumatore finale in quanto ha a disposizione applicazioni sempre più perfezionate, anche in ottica anti-frodi, dotate ad esempio di riconoscimento facciale e vocale.  L’AI può però essere utilizzata per ambiti che eludono dall’informatica vera e propria: è il caso dei robot nella produzione industriale. In alcuni settori l’utilizzo di queste tecnologie è stato sdoganato da tempo, come nel caso dell’industria automobilistica, ma le potenzialità sono enormi. L’utilizzo dei robot può riguardare anche un settore completamente diverso come la medicina: possono infatti essere impiegati sia per le tecniche di alta precisione sia per lo screening dei pazienti, riducendo così al minimo gli errori da parte dei medici. Questo ambito non rappresenta più solo un possibile sviluppo futuro ma è già parte integrante della medicina, la robotica medica viene infatti considerata come un campo d’indagine attivo nel progresso medico, anche se al momento il problema principale riguarda l’alto costo.

Certamente l’utilizzo di nuove tecnologie può avere un impatto anche nel modo di fare formazione. Lo si è già ampiamente dimostrato nei momenti in cui si era obbligati a rimanere nelle proprie case a causa del Covid-19, con gli istituti scolastici che hanno adottato strumenti e misure fino a quel momento sconosciute. L’ e-learning si è guadagnata rapidamente uno status importante ed è rimasta anche ora, ad emergenza conclusa.

L’Intelligenza Artificiale, inoltre, si è dimostrata particolarmente utile nell’apprendimento delle lingue. Esistono infatti applicazioni che oltre a fornire indicazioni a carattere grammaticale e lessicale, permettono di intrattenere conversazioni in lingua, migliorando così anche il proprio vocabolario ma soprattutto imparando correttamente la pronuncia. Questo vale per l’inglese ma potenzialmente per qualsiasi altra lingua: un vantaggio non indifferente considerando la difficoltà nel reperire scuole fisiche di lingue diverse dalle più note, come inglese francese o tedesco.

Un settore che è stato ampiamente influenzato dall’AI e che lo sarà necessariamente anche in futuro è senza dubbio quello legato al gaming.  Questo impatto potrà in futuro essere sempre più rilevante in ogni comparto del settore, dalla personalizzazione dei videogiochi tradizionali per console fino alle app per smartphone e tablet o alle piattaforme con giochi di casinò con jackpot, giochi di carte o lotterie varie. L’utilizzo di questa tecnologia è già sdoganato da tempo per aspetti solo all’apparenza marginali, ad esempio la strutturazione della mappa di gioco (cruciale nei videogiochi open world) oppure la simulazione dei match sportivi.

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