Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione del L.A.A.I.S. Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani, per esprimere solidarietà e vicinanza alle famiglie degli ANGELI di Calenzano, uccisi per l’ennesima volta da negligenza e menefreghismo di coloro che la vita dei lavoratori (vedi sindacati) dovrebbero tutelarla.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Queste le loro dichiarazioni:
“Noi non staremo in silenzio e ci riserviamo di costituirci parte civile a sostegno di una categoria martoriata e di tutti i lavoratori che troppo spesso non tornano più a casa!”
“Caro figlio mio,
perdonami se papà non tornerà più a casa e non potrò giocare con te a Natale come
promesso….
Non smetterò di esserti accanto e ti guarderò dal cielo, quel cielo bello come i tuoi occhi.
Non mi vedrai più come eri abituato, ma mi vedrai in altre forme, tra le stelle d’estate e nel
vento, che a te tanto piaceva quando passeggiavamo con mamma al mare a cercare conchiglie.
Cara mamma,
non piangermi e non cercarmi nel cassetto dei ricordi…
Io voglio continuare a vivere nel tuo cuore, quel cuore così grande che ho ereditato e con cui,
anche in questo maledetto lunedì, ho messo a disposizione dei colleghi.
E’ stato un flash, come un fulmine a ciel sereno.
Pensavo la cabina del camion in estate e quelle tratte interminabili fossero il massimo del
disagio, ma sentire il tuo corpo avvolto dalle fiamme, l’ossigeno che ti viene a mancare mente
vedi i colleghi divenire torce umane, è stato un film dell’orrore senza precedenti.
Le lamiere diventavano parte del mio corpo e alla fine ho visto un tunnel di luce, poi il nulla.
Non so nemmeno io se ho provato dolore, in quanto tutto è avvenuto con la rapidità con cui
questa società consuma gli affetti, le relazioni, le situazioni lavorative.
Vorrei dire da qui a politici e ai ”grandi” vip delle multinazionali che non si può morire in
queto modo, avvolti dalle fiamme, e che troppo spesso autisti ed operai sono considerati meno di
uno zero assoluto.
Con le vostre belle parole sul green, sulla sostenibilità, sulla sicurezza, sulla carenza di autisti
avete convinto qualche sindacalista da strapazzo e qualche politico a caccia di voti, ma
l’epilogo è triste e noi, qui dall’inferno che ogni lavoratore vive quotidianamente, mentre voi
siete seduti in confortevoli auto di lusso o su poltrone stellate da cui divulgate il verbo del
NULLA sullo sfruttamento degli autisti, sull’etica nel mondo del lavoro, quel mondo del lavoro
che proprio voi in giacca e cravatta avete disumanizzato e reso un campo di sterminio.
Noi abbiamo le cicatrici sul corpo e di noi resteranno soltanto fotografie, ma voi dovrete
portarci sulla coscienza per il resto dei vostri anni e dovrete spiegare ai nostri figli e ai nostri
nipoti che siamo bruciati vivi come le streghe al tempo dell’Inquisizione e noi, come unica colpa,
abbiamo avuto quella di fidarci di gente come voi, che doveva vigilare sulle nostre vite e
tutelarci.
Siamo Carmelo, Davide, Franco, Gerardo e Vincenzo e vi scriviamo dall’inferno, quell’inferno
che è ormai la regola in una società inconsistente in cui la vita umana non vale nulla e conta
soltanto l’immagine.
Sentirete il nostro grido di dolore ogni volta che alzerete lo sguardo al cielo e vedrete le stelle
trasformarsi in lacrime.
Pregate per noi.”,
F.to Tania Andreoli
Presidente Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani
L.A.A.I.S.
F.to Giuseppe Neri
Vice Presidente Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani
L.A..A.I.S.