Edito da Castelvecchi, “I Guardiani delle Aquile” è disponibile in libreria e negli store digitali. Due uomini attraversano le steppe dell’Asia centrale fino a incontrarsi, inconsapevoli comparse di una guerra di spie che, per buona parte dell’800, vide contrapporsi gli imperi coloniali di Gran Bretagna e Russia.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!«In questo mio terzo romanzo ho riassunto le emozioni di quasi tutti i miei viaggi, per mare e per terra. Come sempre i veri protagonisti dei miei libri sono i “luoghi”, che sono per me la più alta espressione di identità, sono la patria dell’anima, sono tutto ciò che ci determina. – afferma la scrittrice – Nei guardiani delle aquile la storia, un thriller storico, attraversa l’Atlantico, L’oceano Indiano, la Malesia, la Russia, L’ india e l’Asia centrale. Magnifici viaggi fatti da me nel corso della mia vita».
Il protagonista del romanzo è Tristan Ek, un marinaio italo irlandese, imbarcato sul mercantile borbonico Clementina, diretto nelle Indie delle spezie che assiste impotente al misterioso eccidio dell’intero equipaggio. Inizia per lui un lungo viaggio dalla Malesia all’Uzbekistan, all’ inseguimento frenetico di una promessa.
Il suo viaggio si mescolerà all’annodarsi di relazioni sorprendenti e uniche, immerso nel movimento perenne di un mondo sconosciuto, primordiale e di straordinaria bellezza, in una felicità naturale di generosa poesia.
Riguardo alla copertina del libro, l’autrice racconta: «Il titolo del libro è “I guardiani delle Aquile” e in copertina c’è la foto di uno di loro sullo sfondo del deserto del Kizilkum in Uzbekistan. È stata ideata dal direttore editoriale della collana I tasti Castelvecchi Lit, Michele Caccamo che ringrazio infinitamente per aver compreso ed espresso lo spirito solare e meditativo del romanzo».
Sinossi
Tristan Ek, imbarcato sul brigantino Clementina diretto nelle Indie delle spezie all’inseguimento di una promessa, e Arkadjy Makarov, ufficiale russo in missione diplomatica, attraversano mari e deserti fino a incontrarsi nelle steppe dell’Asia centrale. Contaminati dalla natura predatoria della guerra di spie tra Russia e Gran Bretagna che occupò gran parte dell’800, si muoveranno tra le grandi carovane, i cosacchi, i cacciatori di schiavi, in un paesaggio eterna preda del destino di terra di conquista.
L’autrice
Maria Elisabetta Giudici è nata a L’Aquila ma è vissuta a Roma. Di professione architetto, il suo primo romanzo, Il re di carta, edito da Lit Emersioni, ha vinto il premio Histonium 2019. Con il secondo romanzo La foresta invisibile, edito da Castelvecchi, ha vinto il premio Acqui Terme 2020, il premio inediti Etna Book 2020 e il premio Pegasus Cattolica 2021.