I comuni siciliani lottano contro i costi eccessivi dell’energia elettrica

I comuni siciliani stanno affrontando una grave crisi economica a causa dei costi dell’energia elettrica, che sono diventati insostenibili. L’ANCI Sicilia, l’associazione che rappresenta i comuni dell’isola, sta cercando di risolvere questo problema.

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Il problema in breve

  1. I comuni siciliani pagano l’energia elettrica molto più cara rispetto ad altre regioni italiane.
  2. Questo aumento dei costi sta mettendo a rischio i servizi essenziali per i cittadini, come la raccolta dei rifiuti e la fornitura d’acqua.
  3. La situazione è particolarmente grave per i comuni che si trovano nel “mercato di salvaguardia”, un sistema che fornisce elettricità a chi non ha un contratto nel mercato libero.

Perché i costi sono così alti?

Il problema principale è legato a un elemento chiamato “parametro omega”. Questo parametro determina quanto il fornitore di energia può guadagnare sulla vendita dell’elettricità. In Sicilia, questo parametro è molto più alto rispetto ad altre regioni:

  • In Lombardia o Veneto, passare al mercato di salvaguardia comporta un aumento di 17 euro per megawattora.
  • In Sicilia, lo stesso passaggio causa un aumento di 202 euro per megawattora, cioè 11 volte di più!

Cosa sta facendo l’ANCI Sicilia?

  1. Ha presentato osservazioni formali per influenzare le tariffe future (2025-2026).
  2. Sta chiedendo alle autorità competenti di stabilire un limite massimo al parametro omega.
  3. Ha coinvolto un team legale per difendere gli interessi dei comuni siciliani.

Perché è importante risolvere questo problema?

Se la situazione non cambia:

  1. I comuni potrebbero non essere in grado di fornire servizi essenziali ai cittadini.
  2. Le bollette per servizi come la raccolta dei rifiuti e l’acqua potrebbero aumentare notevolmente.
  3. La disparità tra la Sicilia e altre regioni italiane potrebbe aumentare, creando un problema di giustizia sociale.
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