Governo domani incontra Regioni e poi Dpcm: si chiude tutto tranne scuole

Arriva novembre e come previsto anche da noi di Prima Stampa si avvicina la data dell’entrata in vigore del nuovo Dpcm, quello più temuto, quello che rimette l’Italia in lockdown, come a marzo, ma con qualche eccezione, seguendo un po’ quello che stanno facendo altri stati europei.

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L’Italia è sempre più vicina all’ormai noto scenario di tipo 4 e appare sempre più possibile l’ipotesi di misure restrittive più forti su tutto il territorio nazionale, compresa quella del lockdown generalizzato scongiurato fino ad oggi, ma il numero dei contagi è davvero preoccupante e la diffusione del virus sembra inarrestabile.

Tra le eccezioni rispetto alla chiusura nazionale dello scorso marzo dovrebbe esserci quelle delle scuole che resterebbero aperte, almeno all’inizio del nuovo lockdown, e vedere cosa succede, se la curva dei contagi rientra nei limiti prestabiliti e accettabili. Una ipotesi non così assurda o impraticabile, anche perché altri stati europei, che hanno già adottato misure più restrittive rispetto all’Italia, la stanno mettendo in atto.

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