Il palermitano Marco Pellitteri – sociologo dei media e uno dei più riconosciuti esperti di animazione giapponese a livello internazionale – nel suo nuovo saggio “Goldrake dalla A alla U” (Rai Libri, 368 pag.) compie un’approfondita analisi di un personaggio che ha dato un nuovo significato alla narrazione per ragazzi.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Il testo, con introduzione del sociologo Sergio Brancato, parte dall’arrivo del robot giapponese nel 1978 in un periodo di trasformazione della televisione italiana, analizza il genere della fantascienza robotica e racconta la trilogia nata dall’autore di fumetti Go Nagai (i due Mazinga e Goldrake), la creazione della serie tv e il suo significato, la colonna sonora di Shunsuke Kikuchi con le sue influenze europee, l’arrivo in Francia, il successo italiano e il dibattiito critico sulla stampa. Di particolare interesse sono il contributo del docente universitario Karim El Mufti sull’importanza di Goldrake nella cultura araba e il punto di vista giapponese del regista e produttore Hideyuki Kitaba. In Giappone è in corso la messa in onda della nuova serie ‘Grendizer U’ che è una rivisitazione di Goldrake, serie finanziata dagli arabi di cui si parla nel testo.
“Le storie dell’anime Ufo Robot Goldrake furono il frutto del lavoro di Shozo Uehara e degli sceneggiatori da lui coordinati all’interno della Toei Animation – spiega l’autore -, in generale i soggetti e le sceneggiature precedevano e/o si muovevano in direzioni indipendenti rispetto agli itinerari narrativi ideati per le riviste a fumetti dagli autori della Dynamic Productions (ramo produzione fumetti) / Dynamic Planning (progetti multimediali). Goldrake e il suo giovane e valoroso pilota, Actarus di Fleed, insegnano idee molto liberali e progressiste, umaniste e inclusive. Actarus è un profugo che senza volerlo porta l’invasore e la guerra sulla Terra e con i terrestri coopera per la salvezza comune, cercando spesso di far cambiare idea all’invasore, con atteggiamento spesso misericordioso nonostante gli umanissimi istinti di vendetta, che ha ma che riesce a dominare; è un aristocratico per nascita ma un democratico nello spirito, un pacifista convinto dall’animo filosofico, un paritario e soprattutto un Resistente”.
Il libro permette la riscoperta di un personaggio che ha valori universali e antirazzisti e trasmette quella lezione di vita sempre attuale per cui tutti lo amano ancora.