Giornata internazionale della pizza italiana. Oggi si celebra la popolare ricetta diffusa in tutto il mondo, non solo nella sua classica variante Margherita, ma in ogni sua creativa e diversa evoluzione del condimento adagiato sul semplice impasto.

Ricetta ormai conosciuta in tutto il mondo, che come leggenda vuole, fu dedicata alla regina Margherita nel 1889 in occasione della sua visita a Napoli. La regina non poteva recarsi in una normale pizzeria per assaggiare il piatto tanto rinomato dagli scrittori, allora la pizza andò da lei grazie a Don Raffaè e donna Rosa, che diedero il nome della regina alla pizza più gradita.

Al giorno d’oggi, la passione della pizza è planetaria e i maggiori consumatori sono gli americani che annualmente consumano 13 chili di pizza pro capite. La classifica europea è aperta dagli italiani con 7.6 chili l’anno e si conclude con gli austriaci che ne consumano circa 3.3 chili.

Grazie alla diffusione, le versioni della pizza sono inimmaginabili e spesso creano scalpore: come nel caso della versione hawaiana dove ingrediente chiave è l’ananas. Ma nonostante l’indignazione del popolo italiano sul web, in realtà nelle pizzerie solo una pizza su tre è tradizionale.

La pizza italiana è presente anche nel famoso libro dei record. Infatti, il 18 maggio 2016 a Napoli, fu realizzata la pizza più lunga al mondo grazie a dei particolari forni. I 1853,88 metri di pasta permisero alla pizza italiana di entrare nel Guinness World Record, nella città natale della pasta ricoperta da pomodoro mozzarella e basilico, in onore della regina.