Gela, vigili del fuoco recuperano gheppio in difficoltà: gara di solidarietà per salvare il rapace

I Vigili del Fuoco del Distaccamento di Gela (CL) hanno recuperato un esemplare di Gheppio (nome scientifico “Falco tinnunculus”) in evidente stato di difficoltà, che si trovava a terra nei pressi della linea ferrata in località “Fondo Iozza”.

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Subito la centrale operativa si è messa in contatto telefonico con i responsabili del WWF Sicilia Centrale di Caltanissetta, per la necessaria collaborazione. Mentre i Vigili del Fuoco, coordinati dal Caposquadra Armando Lo Curto, catturavano l’animale e lo mettevano in sicurezza, contestualmente si avviava una vera e propria “catena di solidarietà”: su input del WWF nisseno, il signor Marco Antonio Maniscalco, ex agente della vigilanza venatoria della Provincia regionale di Caltanissetta, provvedeva a ritirare il falchetto ed a trasferirlo prontamente a Niscemi, presso la locale sezione della LIPU. Qui i volontari ricevevano in consegna il Gheppio, provvedendo alle prime cure e ad alimentarlo; successivamente gli esperti dell’Associazione, a seguito di valutazione del comportamento e delle condizioni di salute derivanti dall’osservazione diretta dell’animale, provvedevano a liberare il gheppio in un idoneo habitat.

LIPU e WWF, in proposito, ricordano che tutta la fauna selvatica appartiene allo Stato e tutti i rapaci – sia diurni che notturni – sono considerate specie particolarmente protette, anche dal punto di vista sanzionatorio: la loro detenzione, cattura, uccisione diretta o avvelenamento o la distruzione dei loro nidi e uova costituisce reato punito con pesanti sanzioni penali previste dalla Legge sulla caccia e la tutela della fauna n. 157/1992. “Chiunque fosse a conoscenza di casi di uccisione, cattura o detenzione di queste specie protette o, comunque, volesse segnalare specifici casi di bracconaggio e di reati in danno all’ambiente – dichiarano Manuel Zafarana, delegato della LIPU Niscemi, ed Ennio Bonfanti, presidente del WWF Sicilia Centrale – possono contattare le nostre associazioni tramite i rispettivi profili ufficiali presenti sui social network. Ogni segnalazione sarà presa in carico con la dovuta discrezione e riservatezza”.

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