Festa di San Giacomo ed Estate 2020: “Rispetto delle norme anti-Covid, ma salvaguardia delle tradizioni”

Rispetto delle norme anti-Covid che impediscono gli assembramenti, ma nel contempo tutela delle tradizioni. E’ la sintesi delle decisioni assunte dall’Amministrazione comunale in merito alla Festa di San Giacomo e all’Estate 2020, così come illustrate in conferenza stampa dal sindaco Gino Ioppolo, dall’assessore alle Politiche culturali Antonino Navanzino e dal presidente della commissione Eventi, Massimo Porta, presenti gli altri componenti della Giunta municipale.

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“Potevamo non fare nulla, trincerandoci dietro i divieti legati alla pandemia – ha detto il sindaco – Invece abbiamo scelto la strada dell’impegno e del fare, come siamo abituati assumendoci le responsabilità del ruolo, cercando di salvaguardare il più possibile la festa nella sua essenza”.

Questi gli appuntamenti: oggi 23 luglio Villa chiusa dalle 15 in ossequio alle regole per il contenimento del Coronavirus, ma alle 24, dal piazzale della Villa e in assenza di pubblico, fuochi d’artificio più “acustici” che visivi, che dureranno qualche minuto, “proprio per non interrompere la tradizione e per lanciare un segnale di speranza e di ripartenza”, e potranno essere apprezzati dall’esterno; venerdì 24 luglio nessun corteo, ma partecipazione delle autorità cittadine ai Primi Vespri solenni di San Giacomo presieduti dal vescovo Calogero Peri (alle 20,30); sabato 25 luglio, giornata – clou dei festeggiamenti in onore del Santo Patrono, alle 11, nella Basilica, solenne concelebrazione eucaristica del presbiterio diocesano presieduta dal vescovo, con la partecipazione delle autorità cittadine; ancora sabato 25 luglio, dalle 21 alle 22, Scala illuminata accesa dagli “angeli” anti-Coronavirus, “vale a dire tutti coloro – ha spiegato Ioppolo – dai medici agli infermieri, ai farmacisti, agli altri operatori sanitari e non, ai vigili urbani, agli altri appartenenti alle forze dell’ordine, ai componenti della Protezione civile e ai volontari delle associazioni che, nei momenti più difficili dell’emergenza – Covid, hanno continuato a lavorare per la città e ai quali va il nostro grazie”.

Un “abbraccio”, quindi, a quanti rappresentano la Caltagirone che si dà da fare, nel segno della solidarietà e dell’altruismo, “ma anche un importante segno di continuità e ripresa”. Alla “Scala illuminata”, per via delle restrizioni, non potrà assistere il pubblico (i 27 accessi pedonali e i 6 accessi carrabili alla Scala saranno appositamente presidiati), “ma l’evento avrà una grande valenza promozionale per la città dato che esso potrà essere seguito in diretta streaming e “rilanciato” attraverso le tv (anche Rainews), i giornali, gli altri media e i social”.

Il disegno di quest’anno, apprezzata opera di Angelo Alessi, appartiene alla collezione dell’ex Azienda autonoma soggiorno e turismo (oggi Unità operativa del Servizio turistico regionale) e sarà allestito dal maestro Enzo Ripullo e dai suoi collaboratori. “Esso – ha spiegato il presidente della commissione Eventi che l’ha scelto, Massimo Porta – evoca il patrocinio di San Giacomo sulla città”. “Oggi, in un momento così complesso – ha sottolineato l’assessore Navanzino – Caltagirone è chiamata a trarre, da una crisi mondiale che non risparmia nessuna comunità, spunto e linfa per lanciare un messaggio di fiducia e risalita. La Scala illuminata ha anche questo significato”

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