ETNA: nuova ricerca studia la risalita del magma

Uno studio recente aiuta a comprendere dove risiede il magma e come si fa strada fino in superficie.

L’Etna da sempre affascina per lo spettacolo che offre in occasione delle sue eruzioni, ormai da anni sempre più continue e frequenti, che attraggono da sempre l’interesse della comunità scientifica di tutto il mondo.

Uno studio Crustal Structure of Etna pubblicato sulla rivista scientifica Geophysical Research Letters condotto da un team di ricercatori guidati dall’Università di Padova, in collaborazione con l’Osservatorio etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv-Oe) e Università di Leeds (Gran Bretagna) aiuta a comprendere dove risiede il magma e come si fa strada fino in superficie.

Una tecnica avanzata di tomografia sismica anisotropa che considera la variabilità della velocità delle onde sismiche in base alla direzione di propagazione, ha permesso di ottenere informazioni senza precedenti sulla struttura della crosta terrestre nella regione etnea, evidenziando le possibili vie attraverso le quali il magma si fa strada verso la superficie.

La tomografia sismica funziona con la stessa tecnica con cui in medicina si ottengono le immagini del corpo umano, ma utilizza onde sismiche per esplorare l’interno della Terra. Tradizionalmente la tomografia sismica non considera la variabilità della velocità delle onde sismiche in base alla direzione di propagazione, invece la tomografia anisotropa fornisce una visione molto più dettagliata e precisa della struttura interna del vulcano.

Fonte: Ingv-Oe

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