Emergenza Covid-19, il virus che distrugge i matrimoni

La tensione che il coronavirus sta provocando sulle vite è immensa e, in qualche modo, sta influenzando la maggior parte delle relazioni. La pandemia costringe a lottare non solo con le consuete preoccupazioni di un disastro, quelle finanziarie e logistiche, ma anche con un senso di paura e tensione che influenza le relazioni familiari.

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I tassi di divorzio sono in aumento in tutto il mondo e gli esperti sostengono che la curva di rottura, indotta dalla pandemia, non ha ancora raggiunto il picco, e dunque sembra destinata a continuare.

Nel 40% dei casi le coppie si sono sfaldate, secondo gli avvocati, perché con il lockdown è stato più difficile nascondere le doppie vite che i coniugi infedeli conducevano prima della chiusura per Covid.

È stata la tempesta perfetta per le coppie che stavano attraversando una crisi, soprattutto perché essendo costretti a trascorrere più tempo insieme, eventuali meccanismi difensivi delle normali routine messi in atto per nascondere i disagi relazionali, sono crollati. Secondo l’Associazione nazionale divorzisti italiani nel 2020 c’è stato un aumento delle separazioni rispetto al 2019 del 60%. Di queste il 40% sono per infedeltà coniugale, anche virtuale, il 30% per violenza familiare e il 30% altre cause

Sono aumentate tantissimo le richieste di separazione dovute principalmente alla convivenza forzata che è poi la fonte di tutti i problemi principali che ci sono all’interno di una coppia. Un conto è condividere i weekend e le sere, un conto è condividere l’intera giornata con tutti i problemi relativi all’emergenza sanitaria: stress sanitario per la malattia, mancanza di lavoro, convivenza con i figli con le difficoltà connesse alla didattica a distanza. Questo comporta un’esplosione emotiva che porta al desiderio di allontanamento e alla richiesta di separazione.

Le ragioni di tanta fragilità nelle coppie di oggi  è da attribuire a diversi fattori legati alla pandemia che si sono riversati nella vita coniugale: come condizioni di quarantena, disoccupazione, tensione finanziaria, morte di persone care, disaccordi sulla genitorialità, discussioni sulle faccende domestiche che hanno fatto esplodere conflitti dormienti e insoddisfazioni radicate. Soprattutto perché i sistemi di difesa sono più difficili da vivere, per esempio sfogarsi con gli amici davanti un caffè, se nella vita pre-pandemica poteva essere un modo per gestire lo stress familiare, ora è un‘alternativa di difficile supporto. Inizialmente si è mossi da un senso di coesione nel periodo immediatamente successivo al disastro, dopo alcune settimane l’energia svanisce e può insorgere la disillusione e la depressione e proprio in questo periodo le coppie iniziano a lottare.

L’atteggiamento moderno  nei confronti del divorzio è cambiato in modo significativo, non è più visto come inattaccabile o un fallimento, piuttosto gli individui moderni sono più inclini a perseguire la loro felicità personale, il che a volte può significare lasciare un matrimonio difficile o fallito, per un futuro sano.  Per mantenere stabili e sane le relazioni matrimoniali è fondamentale soprattutto la comunicazione, avere poi uno spirito di generosità coniugale e un forte senso del lavoro di squadra.

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