Cultura

Caltagirone, il “manifesto della cultura” per cittadini e politici
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Caltagirone, il “manifesto della cultura” per cittadini e politici

Ahinoi è vero, la crisi ci attanaglia! Tuttavia, se ben riflettiamo, come ci suggerisce la stessa etimologia del termine "crisi", dal greco krino, "giudico", non finisce mai il momento in cui bisogna giudicare e, pertanto, scegliere. Dinnanzi a noi un bivio: una strada larga, quella di competere con gli altri paesi; l’altra strada, ma forse più previdente, quella di rivolgerci al nostro "caratteristico", vale a dire a quel quid che ci differenzia da tutti gli altri paesi e che ci fa salire al primo posto di una ipotetica classifica: l’immenso patrimonio culturale, storico, artistico e paesaggistico della città di Caltagirone. I beni culturali di Caltagirone sono certamente un motore di sviluppo per l’economia locale, soprattutto in virtù del turismo. Peccato, però, che non vi ...
La prima meraviglia di Caltagirone
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La prima meraviglia di Caltagirone

Come sette sono le stelle dell’Orsa Maggiore, sette le piaghe d’Egitto, sette i re di Tebe e di Roma, sette i pianeti che girano attorno alla Terra, sette le note musicali, sette i peccati mortali, sono sette anche le "meraviglie di Caltagirone". Pertanto, a riguardo, oggi ci occuperemo della prima delle sette meraviglie, vale a dire del "Ponte di San Francesco d’Assisi". Annoverato tra le monumentali meraviglie della paese natio di Don Luigi Sturzo, il Ponte di San Francesco è la prima costruzione storica ed architettonica che attira l’estro dei moltissimi architetti di tutto il mondo e, soprattutto, l’attenzione ed il fascino dei numerosi visitatori stranieri ed italiani. Progettato in cinque arcate, soltanto una aperta ancor oggi, dall’architetto Orazio Torriani e costruito...
P. Innocenzo Marcinnò: una copia della Sacra  Sindone a Caltagirone
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P. Innocenzo Marcinnò: una copia della Sacra Sindone a Caltagirone

Padre Innnocenzo Marcinnò venerabile frate della nostra terra a cui era molto legato e Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, era presente il 24 ottobre del 1649, in occasione dell' ostensione straordinaria della Sacra Sindone a Torino. inginocchiato e racchiuso in preghiera davanti la Sindone, Padre Innocenzo suscita la curiosità e la devozione di  Maurizio di Savoia, Principe di Oneglia, decide di regalare al religioso due copie della Sindone. I due esemplari (uno in lino a spina di pesce e l’altro in seta) pare siano stati realizzati da Maria Apollonia e Francesca Caterina di Savoia, sorelle del Principe Maurizio. Dopo  la missione a Torino e rientrato a Caltagirone, l''umile frate calatino donò le due copie del sacro lenzuolo  ai confrati cappuccini del...