Cronaca

Cara Mineo, uomo incassa 300mila euro a settimana grazie ai barconi
Cronaca

Cara Mineo, uomo incassa 300mila euro a settimana grazie ai barconi

Sei anni fa l'etiope Ermias Ghermay era un "normale" clandestino, in Sicilia, come riporta libero.it, con richiesta d'asilo. Poi dal Centro di accoglienza di Mineo ha spiccato il volo, diventando il re del traffico di migranti. Il boss di una rete internazionale con centro in Libia e in Italia e appoggi in tutta Europa, per un giro di affari che porta nelle sue tasche, scrive il Fatto quotidiano, 300mila euro a settimana. C'è lui, ad esempio, dietro il viaggio tragico nel Mediterraneo che ha portato alla morte di 366 persone nell'ottobre 2013. È lui che tiene le fila dell'agghiacciante traffico di organi che vede vittime i migranti disperati che non possono pagargli il viaggio verso l'Europa. L'indagine della polizia italiana, grazie a oltre 30mila intercettazioni, ha svelato la rete di...
Caltagirone, latitante in Germania mentre rinnova la carta d’identità 27enne viene arrestato
Cronaca

Caltagirone, latitante in Germania mentre rinnova la carta d’identità 27enne viene arrestato

I Carabinieri della Stazione di Mirabella Imbaccari, al termine di un mirato servizio di osservazione e pedinamento hanno tratto in arresto un 27enne del posto ma nato e residente in Germania. L’uomo è stato colpito da un mandato di arresto europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria Tedesca poiché ritenuto responsabile del reato di percosse, violenza sessuale e aggressione commessi nel territorio della Nazione richiedente. I militari hanno provveduto ad eseguire il provvedimento mentre il reo si era recato a rinnovare il documento.
Condannata a 18 anni per aver sparato e ucciso il vicino dopo una lite
Cronaca

Condannata a 18 anni per aver sparato e ucciso il vicino dopo una lite

Alessandra Ballarò condannata a 18 anni di reclusione: la ventenne, al culmine di una lite ha sparato e ucciso Leonardo Bua ed ha ferito gravemente il fratello Giuseppe. Il delitto risale allo scorso ottobre. Come riporta Repubblica.it, «oggi il gup di Palermo Fabrizio Anfuso ha letto la sentenza del processo con rito abbreviato. Per l’imputata il pubblico ministero Renza Cescon aveva chiesto l’ergastolo, convinta che la giovane avesse ucciso con l’aggravante dei futili motivi. Il giudice invece non solo non ha riconosciuto l’aggravante, ma ha anche concesso alla ragazza, difesa dall’avvocato Giuseppe Di Stefano, l’attenuante della provocazione subita. Secondo il gup dunque Alessandra Ballarò sparò ai fratelli Bua per difendere il padre dopo anni di minacce e screzi con la loro famiglia...