Cronaca

Va a correre e muore d’infarto, vittima il noto cardiologo Francesco Sinisi
Cronaca

Va a correre e muore d’infarto, vittima il noto cardiologo Francesco Sinisi

Si è verificato ieri a Venezia un drammatico episodio che ha visto coinvolto il noto cardiologo Francesco Sinisi. Un normale pomeriggio si è trasformato in un’autentica tragedia. Un noto cardiologo veneziano di 63 anni è morto stroncato da un infarto, mentre si trova nella sua abitazione di Sant’Elena, a Venezia. Secondo quanto ricostruito, il medico era uscito di casa nel pomeriggio per fare un po’ di jogging tra le vie della città lagunare. Non appena rincasato, però, qualcosa non andava: lui stesso, infatti, se n’è reso conto e ha subito cercato aiuto. È riuscito a contattare il figlio, corso verso casa. Durante la strada, ha chiamato il 118 che, nonostante abbia mandato sul posto un’ambulanza, non è stato sufficiente a salvargli la vita. La vittima si chiamava Francesco Sin...
Attentato incendiario a Comiso, auto in fiamme e appartamenti danneggiati
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Attentato incendiario a Comiso, auto in fiamme e appartamenti danneggiati

Attentato incendiario a Comiso, auto in fiamme e appartamenti danneggiati. Questo è quanto avvenuto la scorsa notte. Non si conoscono anche i motivi ne gli autori dell'attentato incendiario. Due le auto in fiamme. Coinvolti nell'incendio anche le facciate esterne di due edifici che interessano più appartamenti. L'incendio è stato appiccato in via Mario Battaglia. Foto Franco Assenza  
Sicilia, voleva favorire un istituto di vigilanza privata. Agli arresti domiciliari un Assessore
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Sicilia, voleva favorire un istituto di vigilanza privata. Agli arresti domiciliari un Assessore

I Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento hanno sottoposto agli arresti domiciliari l’Assessore con delega all’Urbanistica, all’Edilizia Pubblica e Privata, ai Rifiuti e al Servizio Idrico Integrato del Comune di Naro (Ag). L’accusa è di tentativo di indebita induzione a dare o promettere somme di denaro. Il provvedimento, emesso a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento, fa riferimento ad una serie di pressioni esercitate dall’amministratore pubblico nei confronti del titolare della ditta concessionaria del servizio di raccolta dei rifiuti, al fine di ottenerne la promessa di stipula di un contratto di guardiania, per oltre 65 mila euro annui, a favore di un compiacente istituto di vigilanza privata del palermitano. Velate minacce di provvedi...
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