Agenti del Commissariato di P.S. di Leonforte hanno tratto in arresto un anziano leonfortese, G.R, cl. 1936, per il reato di lesioni volontarie aggravate da futili motivi e dall’uso di un’arma da taglio.
Thank you for reading this post, don't forget to subscribe!Nella mattinata di domenica gli Agenti del Commissariato, impegnati negli ordinari servizi di controllo del territorio, notavano, nei pressi di un bar del centralissimo corso Umberto, un capannello di persone che si sbracciavano per attirare la loro attenzione; scesi immediatamente dal mezzo per capire cosa fosse successo, veniva loro incontro una persona con una vistosa ferita da arma da taglio al braccio il quale sosteneva di essere stato accoltellato, pochi istanti prima, da un anziano avventore del bar, presente ancora sul posto. Nel contempo giungeva sul luogo del ferimento un’altra pattuglia del Commissariato, allertata da una chiamata su linea 112 (Numero Unico di Emergenza), e un’autoambulanza.
Gli Operatori, dopo aver prestato le prime cure del caso al ferito, in attesa dei sanitari, procedevano a fermare l’anziano e a sottoporlo a perquisizione personale rinvenendo, nella tasca dei pantaloni, un coltello a serramanico da innesto di colore nero della lunghezza totale di 17 cm, con lama particolarmente affilata, posto sotto sequestro.
Ricostruita la vicenda, alla luce di quanto dichiarato dalla vittima in sede di denuncia e dall’audizione di alcuni testimoni, veniva appurato che i due, l’anziano e l’imprenditore edile, di anni 50, stavano discutendo davanti al bar in merito ad alcune fatture legate all’effettuazione di lavori edili. Improvvisamente l’anziano, senza alcun motivo apparente – forse non soddisfatto delle risposte ricevute dall’imprenditore – tirava fuori dalla tasca un coltello a serramanico, cercando di colpire l’uomo all’addome. Solo la prontezza di riflessi dell’imprenditore, che riusciva a proteggere lo stomaco con il braccio sinistro, evitava conseguenze peggiori. All’uomo, trasportato in ospedale, venivano applicati 15 punti di sutura al braccio sinistro, con una prognosi di 20 giorni.
Alla luce dell’attività investigativa svolta ed espletate le formalità di rito, G.R. veniva tratto in arresto e messo a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, in regime di detenzione domiciliare, in attesa delle ulteriori fasi processuali.
Foto articolo: immagine di repertorio